Sicurezza e tollerabilità di Dz13, un deossiribozima, somministrato con iniezione intratumorale in pazienti con carcinoma nodulare a cellule basali


Il fattore di trascrizione nucleare c-Jun è espresso in modo preferenziale nel carcinoma a cellule basali.

Dz13 è un deossiribozima che ha come bersaglio l’RNA messaggero di JUN e ha inibito la crescita di un ampio spettro di tumori in modelli murini.

Uno studio di fase 1 ha valutato la sicurezza e la tollerabilità della molecola nell’uomo.

Adulti con carcinoma a cellule basali, nodulare, sono stati reclutati dall’ospedale Royal Prince Alfred di Sydney, in Australia, nel periodo 2010-2011.

I pazienti sono stati assegnati a ricevere una dose iniettata a livello intratumorale di 10, 30 o 100 microg di Dz13, in un mezzo lipidico del volume di 50 microL e sono stati valutati per eventi avversi nelle prime 24 ore e poi a 7, 14 e 28 giorni dopo l’iniezione.

I tumori trattati sono stati rimossi chirurgicamente 14 giorni dopo l’iniezione e confrontati con i campioni bioptici basali per l’espressione di c-Jun e per i marcatori della tumorigenesi.

Sono stati arruolati 9 pazienti.

Tutti i pazienti hanno completato lo studio senza eventi avversi gravi legati al farmaco.

Non è stata registrata alcuna esposizione sistemica a Dz13.

L’espressione di c-Jun è risultata ridotta nei tumori rimossi da tutti e 9 i pazienti ( 100% ) rispetto al basale e la profondità istologica del tumore si è ridotta in 5 ( 56% ) pazienti su 9.

Le proporzioni di cellule positive per caspasi 3, 8 e 9 e P53 sono aumentate, ma quelle delle cellule positive per Bcl-2 e MMP-9 sono diminuite.

L’infiltrazione di cellule infiammatorie e immuni è risultata stimolata.

In conclusione, Dz13 è risultato sicuro e ben tollerato dopo singole iniezioni intratumorali a tutte le dosi valutate. ( Xagena2013 )

Cho EA et al, Lancet 2013; 381: 1835-1843

Onco2013 Farma2013


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