Terapia adiuvante nel trattamento del carcinoma del tratto biliare


Il beneficio della terapia adiuvante per il carcinoma del tratto biliare non è chiaro e sono disponibili risultati conflittuali da studi non-randomizzati.

Sono state portate a termine una revisione sistematica e una meta-analisi per determinare l’impatto della terapia adiuvante sulla sopravvivenza.

Sono stati presi in considerazione gli studi pubblicati tra il 1960 e la fine del 2010 che avevano valutato la chemioterapia adiuvante, la radioterapia, o entrambe, rispetto alla sola chirurgia con intento curativo per tumore del tratto biliare resecato.

Solo i tumori della cistifellea e dei dotti biliari sono stati valutati.

Sono stati calcolati gli odds ratio ( OR ) per il decesso a 5 anni.

Sono state pre-specificate analisi di sottogruppo dei benefici basati sulla positività dei linfonodi o dei margini di resezione.

Sono stati analizzati 20 studi per un totale di 6.712 pazienti.

È emerso un miglioramento significativo nella sopravvivenza generale con qualunque trattamento adiuvante rispetto alla sola chirurgia ( OR accorpato, 0.74; P=0.06 ).

Non sono emerse differenze tra tumori della cistifellea e dei dotti biliari ( P=0.68 ).

L’associazione è risultata significativa quando sono state escluse le analisi di due registri.

I pazienti che hanno ricevuto chemioterapia o chemio-radioterapia hanno ottenuto un beneficio statisticamente maggiore rispetto a quelli che hanno ricevuto solo radioterapia ( rispettivamente, OR=0.39, OR=0.61, e OR=0.98; P=0.02 ).

Il beneficio maggiore da trattamento adiuvante è stato osservato nei pazienti con malattia positiva a livello di linfonodi ( OR=0.49; P=0.004 ) e margini di resezione ( OR=0.36; P=0.002 ).

In conclusione, questa analisi ha fornito elementi a supporto del trattamento adiuvante per il carcinoma del tratto biliare.
Sono, tuttavia, necessari studi prospettici e randomizzati; tali studi dovrebbero avere un confronto attivo piuttosto che un braccio senza trattamento nei pazienti con malattia positiva a livello di linfonodi o di margini di resezione. ( Xagena2012 )

Horgan AM et al, J Clin Oncol 2012; 30: 1934-1940


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