Virus dell'epatite D come potenziale fattore di rischio per il carcinoma epatocellulare
Il virus della epatite D ( HDV ) dipende dalla presenza del virus della epatite B ( HBV ) per la trasmissione e la replicazione a causa della sua incapacità di produrre un proprio rivestimento.
Resta da chiarire se l’infezione da virus HDV aumenti il rischio di carcinoma epatocellulare.
Utilizzando il registro svedese delle dimissioni ospedaliere e dei pazienti ambulatoriali ( Swedish Hospital Discharge Register e Outpatient Registry ), sono stati identificati 9.160 pazienti con infezione cronica da HBV tra il 1997 e il 2008, 327 di questi presentavano infezione cronica da HDV e 323 infezione acuta da HDV.
I tassi di incidenza standardizzati ( SIR ) sono stati calcolati per questi pazienti rispetto alla popolazione generale.
Il rischio di carcinoma epatocellulare è risultato ampiamente aumentato nei pazienti con infezione da HBV e da HDV ( SIR=137.17 ).
Il rischio di tumore epatocellulare tra i pazienti con HBV e HDV è risultato aumentato ( SIR=6.11 ) quando i pazienti con la sola infezione cronica da HBV sono stati impiegati come popolazione di riferimento.
Risultati simili sono stati osservati per i pazienti con infezione cronica da HDV ( SIR=99.26 ).
Queste osservazioni indicano che HDV è un forte fattore di rischio per il carcinoma epatocellulare. ( Xagena2012 )
Ji J et al, J Natl Cancer Inst 2012; 104: 790-792
Gastro2012 Onco2012 Inf2012
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