Associazione tra nuove lesioni ossee non-confermate ed esiti negli uomini con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione trattato con Enzalutamide: analisi secondaria degli studi PREVAIL e AFFIRM


Per gli uomini con tumore prostatico metastatico resistente alla castrazione ( mCRPC ) la cui condizione risponde a Enzalutamide ( Xtandi ), nuove lesioni ossee non-confermate rilevate alla scinitigrafia post-trattamento possono riflettere una reazione osteoblastica che rappresenta la guarigione, nota come pseudoprogressione, che può portare all'interruzione precoce della terapia.

È stata determinata l'associazione tra nuove lesioni non-confermate rilevate mediante scintigrafia ossea di follow-up e gli esiti negli uomini trattati con Enzalutamide con mCRPC.

È stata condotta una analisi secondaria post hoc e retrospettiva di 1.672 uomini trattati con Enzalutamide da 2 studi randomizzati di fase 3 su tumore mCRPC ( PREVAIL e AFFIRM ) prima o dopo il trattamento con Docetaxel, tra il 2018 e il 2019.

I partecipanti erano uomini dei gruppi Enzalutamide dei due studi con una diminuzione del livello di antigene prostatico specifico ( PSA ) in qualsiasi momento o con malattia stabile o malattia dei tessuti molli, che rispondevano al trattamento sulla base dei risultati radiologici.

È stato somministrato Enzalutamide 160 mg una volta al giorno. È stato studiato il significato clinico di nuove lesioni rilevate alla prima ( precoce ) o seconda ( tardiva ) scintigrafia ossea post-trattamento, senza un cambiamento sfavorevole nel livello di PSA o nella progressione dei tessuti molli.

Sono state valutate le associazioni di nuove lesioni non-confermate con sopravvivenza libera da progressione radiografica ( rPFS ), sopravvivenza globale ( OS ), diminuzione del livello di PSA, risposta obiettiva ( ORR ) nei tessuti molli e qualità di vita.

Tra i 643 uomini ( età media, 72 anni ) in PREVAIL, sono state osservate lesioni precoci e tardive non-confermate in 177 uomini ( 27.5% ) con malattia stabile o malattia che rispondeva a Enzalutamide.
Tra i 404 uomini ( età media, 70 anni ) in AFFIRM, sono state osservate lesioni precoci e tardive non-confermate in 73 uomini ( 18.1% ) con malattia stabile o malattia che rispondeva a Enzalutamide.

In PREVAIL, gli uomini con nuove lesioni non-confermate hanno avuto una sopravvivenza libera da progressione radiografica mediana ( hazard ratio HR, 1.37; P=0.23 ) e una sopravvivenza globale mediana ( HR, 1.25 ) nel contesto naive-alla-chemioterapia simile a quella degli uomini senza nuove lesioni.

In AFFIRM, la sopravvivenza globale mediana ( HR, 1.94 ) è risultata ridotta tra gli uomini con lesioni ossee non-confermate, ma la sopravvivenza mediana libera da progressione radiografica non è risultata ridotta ( HR, 1.21; P=0.32 ).

La qualità di vita nel tempo è stata simile indipendentemente dalla presenza di nuove lesioni non confermate rilevate su una scansione ossea di follow-up in entrambi i contesti.

Questi risultati suggeriscono che nuove lesioni non-confermate rilevate alle scansioni ossee di follow-up possono rappresentare una pseudoprogressione negli uomini con tumore mCRPC e sono indicativi di una risposta al trattamento favorevole a Enzalutamide.
L'individuazione di nuove lesioni ossee non-confermate negli uomini con cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione che hanno risposto al trattamento con Enzalutamide dopo Docetaxel sembra essere associata a una peggiore sopravvivenza globale, e può rappresentare una vera progressione, evidenziando così la necessità di un migliore imaging funzionale delle metastasi ossee. ( Xagena2020 )

Armstrong AJ et al, JAMA Oncol 2020; 6: 217-225

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