Bortezomib e Melfalan ad alte dosi come regime di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali autologhe nei pazienti con mieloma multiplo de novo


Il trapianto di cellule staminali autologhe è raccomandato per i pazienti più giovani con nuova diagnosi di mieloma multiplo. Il raggiungimento di una risposta completa o almeno di una risposta parziale molto buona è un importante fattore prognostico per la sopravvivenza, con il 20% fino al 30% di pazienti che raggiungono una risposta completa dopo trapianto di cellule staminali autologhe.

Bortezomib ( Velcade ) ha mostrato effetti sinergici con Melfalan ( Alkeran ) e non ha manifestato nessuna tossicità ematologica prolungata.

È stato compiuto uno studio di fase 2 ( Intergroupe Francophone du Myélome, IFM ) in cui 54 pazienti non trattati sono stati assegnati a ricevere Bortezomib ( 1 mg/m2x4 ) e Melfalan ( 200 mg/m2 ) come regime di condizionamento ( Bor-HDM, Bortezomib-High Dose Melfalan ).

Complessivamente, il 70% dei pazienti ha raggiunto almeno una risposta parziale molto buona, inclusi 17 pazienti con risposta completa ( 32% ) dopo trapianto di cellule staminali autologhe. Non è stato registrato alcun decesso per tossicità. Bortezomib non ha aumentato la tossicità ematologica. È stato segnalato solo 1 caso di neuropatia periferica di grado da 3 a 4.

È stata condotta un’analisi di controllo abbinata confrontando la coorte con i pazienti dello studio IFM 2005-01 ( solo HDM ). I pazienti sono stati abbinati per risposta alla terapia di induzione e per tipo di induzione: la risposta completa è stata maggiore nel gruppo Bor-HDM ( 35% versus 11%; p=0.001 ), indipendentemente dalla terapia di induzione.

Questi risultati suggeriscono che l’associazione Bortezomib e Melfalan ad alte dosi è un regime di condizionamento sicuro e promettente. Sono necessari ulteriori studi randomizzati per valutare se tale regime di condizionamento sia superiore al solo Melfalan ad alte dosi. ( Xagena2010 )

Roussel M et al, Blood 2010; 115: 32-37



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