Secondi tumori primari nei pazienti con linfoma dopo chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I secondi tumori maligni primari ( SPM ) sono complicazioni note dopo la chemioterapia, ma il rischio non è ben caratterizzato per i pazienti con linfoma trattati con dosi elevate di chemioterapia e trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ).
È stato studiato il tasso di secondi tumori maligni primari in questa popolazione rispetto agli individui di controllo abbinati dalla popolazione generale.
In uno studio di coorte retrospettivo basato sulla popolazione, i pazienti di età pari o superiore a 18 anni con un linfoma aggressivo che hanno ricevuto chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo in Danimarca tra il 2001 e il 2017, sono stati inclusi nel registro dei linfomi danesi e sono stati abbinati a individui di controllo della popolazione generale per anno di nascita e sesso.
I pazienti erano idonei se avevano una data registrata di trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche e i pazienti con linfoma primario del sistema nervoso centrale sono stati esclusi. I criteri di esclusione sia per i pazienti che per i soggetti di controllo abbinati erano: infezione da virus HIV, trapianto di organi o altre neoplasie prima dell'inclusione.
L'endpoint chiave era l'incidenza di secondi tumori maligni primari valutata in tutti i partecipanti allo studio.
L'effetto del trattamento con secondi tumori maligni primari è stato studiato anche nei pazienti seguiti per prima diagnosi di linfoma, con chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche come esposizione tempo-dipendente.
Dei 910 pazienti con linfoma valutati, 803 sono stati inclusi ( 537 erano maschi, 67%, e 266 erano donne, 33% ); sono stati inclusi 4.015 individui di controllo abbinati ( 2.685, 67%, erano maschi e 1.330, 33%, erano femmine ).
I dati sull'etnia non erano disponibili.
Il follow-up mediano è stato di 7.76 anni.
Il tasso di secondi tumori maligni primari è risultato più alto tra i pazienti che avevano ricevuto chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche rispetto ai soggetti di controllo abbinati ( hazard ratio aggiustato, aHR=2.35; P minore di 0.0001 ).
I pazienti che avevano ricevuto dosi elevate di chemioterapia e trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche avevano un tasso più elevato di tumore della pelle non-melanoma ( 2.94; P minore di 0.0001 ) e di sindrome mielodisplastica o leucemia mieloide acuta ( 41.13; P minore di 0.0001 ) rispetto agli individui di controllo corrispondenti, ma non è emersa differenza significativa nel tasso di tumori solidi ( 1.21; P=0.24 ).
Il rischio cumulativo di secondi tumori maligni primari a 10 anni è stato del 20% nei pazienti rispetto al 14% negli individui di controllo abbinati.
La chemioterapia ad alte dosi e il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche è stato associato ad un aumento del rischio di secondi tumori maligni primari se analizzato come esposizione dipendente dal tempo dalla prima diagnosi di linfoma ( HR aggiustato 1.58; P=0.0054 ).
La chemioterapia ad alte dosi e il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche sono stati associati a un aumento del rischio di cancro cutaneo non-melanoma e sindrome mielodisplastica o leucemia mieloide acuta, ma non con l’aumento del rischio di tumori solidi nei pazienti trattati per linfoma.
Questi risultati sono rilevanti per future valutazioni individualizzate del rapporto rischio-beneficio quando si sceglie tra dosi elevate di chemioterapia e trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche e terapia CAR- T in questo ambito. ( Xagena2023 )
Trab T et al, Lancet Haematology 2023; 10: 838-848
Emo2023 Onco2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
I marcatori di malattia residua misurabili specifici per il paziente predicono l’esito nei pazienti con sindrome mielodisplastica e malattie correlate dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche
La recidiva clinica rappresenta la principale minaccia per i pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) sottoposti a trapianto di...
Consolidamento con Blinatumomab post-trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...
Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...
Immunogenicità attenuata dei vaccini SARS-CoV-2 e fattori di rischio nei riceventi il trapianto di cellule staminali
L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica...