Chemioterapia sistemica con o senza Cetuximab in pazienti con metastasi epatiche da tumore colorettale
La chirurgia per le metastasi epatiche da carcinoma colorettale è associata a una sopravvivenza generale di circa il 40% a 5 anni.
La sopravvivenza libera da progressione aumenta con l’aggiunta di chemioterapia a base di Oxaliplatino ( Eloxatin ) e Fluorouracile.
L’aggiunta di Cetuximab ( Erbitux ) a questi regimi di chemioterapia porta a un vantaggio in termini di sopravvivenza generale nei pazienti con malattia in stadio avanzato con genotipo tumorale wild-type per l’esone 2 di KRAS.
È stato condotto uno studio per valutare il beneficio dell’aggiunta di Cetuximab alla chemioterapia standard in pazienti con metastasi epatiche da carcinoma colorettale.
Pazienti con metastasi epatiche da carcinoma colorettale wild-type nell’esone 2 di KRAS resecabili o resecabili in modo sotto-ottimale sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere chemioterapia con o senza Cetuximab prima e dopo la resezione epatica.
La randomizzazione è stata effettuata utilizzando la minimizzazione con fattori legati a Centro chirurgico, tumore con prognosi non-favorevole ( una o più di queste caratteristiche: 4 o più metastasi, malattia N2 o tumore primario con scarsa differenziazione ) e precedente trattamento adiuvante con Oxaliplatino.
La chemioterapia era rappresentata da Oxaliplatino 85 mg/m2 per via intravenosa in 2 ore e Fluorouracile in bolo 400 mg/m2 per via intravenosa in 5 minuti, seguito da una infusione di 46 ore di Fluorouracile 2400 mg/m2 ripetuta ogni 2 settimane ( regime 1 ) oppure Oxaliplatino 130 mg/m2 per via intravenosa in 2 ore e Capecitabina orale 1000 mg/m2 2 volte al giorno nei giorni 1-14 ripetuto ogni 3 settimane ( regime 2 ).
I pazienti che avevano ricevuto trattamento adiuvante con Oxaliplatino potevano ricevere Irinotecan ( Campto, Camptosar ) 180 mg/m2 per via intravenosa in 30 minuti con Fluorouracile invece di Oxaliplatino ( regime 3 ).
Cetuximab è stato somministrato alla dose intravenosa di 500 mg/m2 ogni 2 settimane con il regime 1 e 3 oppure con una dose di carico di 400 mg/m2 seguita da una infusione settimanale di 250 mg/m2 con il regime 2.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione.
Sono stati riportati i risultati di una analisi intermedia, fino al 1 novembre 2012, quando lo studio è stato chiuso, avendo raggiunto i criteri di futilità definiti dal protocollo.
In totale, 128 pazienti con esone 2 di KRAS wild-type sono stati assegnati in maniera casuale alla sola chemioterapia e 129 a chemioterapia con Cetuximab nel periodo 2007-2012; 117 pazienti nel gruppo solo chemioterapia e 119 nel gruppo chemioterapia più Cetuximab sono stati inclusi nella analisi primaria.
Il follow-up mediano è stato di 21.1 mesi nel gruppo solo chemioterapia e 19.8 mesi nel gruppo chemioterapia più Cetuximab.
Con un follow-up generale mediano di 20.7 mesi e l’osservazione di 123 ( 58% ) dei 212 eventi richiesti, la sopravvivenza libera da progressione è risultata significativamente più breve nel gruppo chemioterapia più Cetuximab che nel gruppo solo chemioterapia ( 14.1 mesi vs 20.5 mesi, hazard ratio, HR=1.48, p=0.030 ).
I più comuni eventi avversi di grado 3 o 4 sono stati: bassa conta di neutrofili ( 11% prima dell’operazione nel gruppo solo chemioterapia vs 4% nel gruppo chemioterapia più Cetuximab; 4% vs 8% dopo l’intervento ), eventi embolici ( 4% vs 6% prima dell’intervento; 2% vs 3% post-intervento ), neuropatia periferica ( 4% vs 1% pre-intervento; 2% vs 4% post-intervento ), nausea o vomito ( 3% vs 4% pre-intervento; 4% vs 2% post-intervento ) e rash cutaneo ( 1% vs 15% pre-intervento; 0 vs 8% post-intervento ).
Si sono verificati 3 decessi nel gruppo chemioterapia più Cetuximab ( 1 per malattia polmonare interstiziale ed embolia polmonare, 1 per broncopolmonite e 1 per embolia polmonare ) e 1 nel gruppo chemioterapia da sola ( scompenso cardiaco ) che potrebbero essere legati al trattamento.
In conclusione, l’aggiunta di Cetuximab a chemioterapia e chirurgia per metastasi epatiche da carcinoma colorettale operabile in pazienti con stato wild-type di KRAS ( esone 2 ) porta a una minore sopravvivenza libera da progressione.
Sono necessari studi traslazionali per esplorare le basi molecolari di questa interazione inattesa ma al momento l’uso di Cetuximab questo contesto non può essere raccomandato. ( Xagena2014 )
Primrose J et al, Lancet Oncol 2014; 15: 601-611
Onco2014 Gastro2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Fluorouracile, Leucovorina e Irinotecan più Cetuximab rispetto a Cetuximab come terapia di mantenimento nella terapia di prima linea per il tumore del colon-retto metastatico RAS e BRAF wild-type: studio ERMES
L’intensità della terapia di prima linea basata su anti-EGFR per il tumore del colon-retto metastatico ( mCRC ) RAS/BRAF wild-type...
Adagrasib con o senza Cetuximab nel tumore colorettale con mutazione KRAS G12C
Adagrasib ( Krazati ), un inibitore orale a piccole molecole della proteina mutante KRAS G12C, ha mostrato attività clinica nei...
Encorafenib più Binimetinib e Cetuximab nel tumore colorettale metastatico BRAF V600E-mutante non trattato in precedenza: studio ANCHOR CRC
Il lead-in di sicurezza BEACON per il tumore del colon-retto ( CRC ), che ha valutato Encorafenib + Cetuximab +...
Ficlatuzumab con o senza Cetuximab nel tumore della testa e del collo pan-refrattario, ricorrente / metastatico
La resistenza primaria o acquisita a Cetuximab ( Erbitux ), un anticorpo monoclonale ( mAb ) anti-recettore del fattore di...
FOLFOXIRI più Cetuximab o Bevacizumab come trattamento di prima linea del tumore del colon-retto metastatico con mutazione BRAF V600E: studio FIRE-4.5
La mutazione BRAF V600E è associata a una prognosi sfavorevole nel tumore del colon-retto metastatico ( mCRC ). Questo studio...
Pembrolizumab versus Cetuximab in concomitanza con radioterapia nei pazienti con carcinoma a cellule squamose localmente avanzato della testa e del collo non-idonei al Cisplatino: studio GORTEC 2015-01 PembroRad
È stato valutato il potenziale effetto sinergico di Pembrolizumab ( Keytruda ) con la radioterapia ( RT ) rispetto a...
Braftovi associato a Cetuximab per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma colorettale metastatico con mutazione BRAFV600E. Approvazione Europea
L'Agenzia Europea dei Medicinali, EMA, ha approvato Braftovi ( Encorafenib ) in combinazione con Cetuximab ( Erbitux ) per il...
Studio randomizzato di Irinotecan e Cetuximab con o senza Vemurafenib nel tumore del colon-retto metastatico BRAF-mutato
Le mutazioni di BRAF V600E sono raramente associate a risposte oggettive all'inibitore di BRAF Vemurafenib ( Zelboraf ) nei pazienti...
Encorafenib più Cetuximab come nuovo standard di cura per il tumore del colon-retto metastatico BRAF V600E-mutato trattato in precedenza: studio BEACON
BEACON CRC ha valutato Encorafenib ( Braftovi ) più Cetuximab ( Erbitux ) con o senza Binimetinib ( Mektovi )...
Cetuximab, Docetaxel e Cisplatino rispetto a Platino, Fluorouracile e Cetuximab come trattamento di prima linea nei pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo ricorrente o metastatico: studio GORTEC 2014-01 TPExtreme
I risultati di uno studio di fase 2 del regime chemioterapico TPEx ( Docetaxe l- Platino - Cetuximab ) si...