Confronto tra Vintafolide e Doxorubicina liposomiale pegilata in combinazione versus la sola Doxorubicina liposomiale pegilata in pazienti con carcinoma ovarico resistente al Platino
Vintafolide è un farmaco coniugato Acido folico - Desacetilvinblastina che si lega al recettore del folato, espresso nella maggior parte dei carcinomi ovarici epiteliali.
Uno studio randomizzato di fase II ( PRECEDENT ) ha valutato Vintafolide in combinazione con Doxorubicina liposomiale pegilata ( Caelyx ) rispetto alla sola Doxorubicina liposomiale pegilata.
È stata inoltre valutata l’utilità di un agente per la diagnostica per immagini diretto contro il recettore del folato, (99m)Tc-Etarfolatide, per la selezione di pazienti con maggiore probabilità di trarre beneficio da Vintafolide.
Donne con carcinoma ovarico ricorrente resistente al Platino, sottoposte a due o meno precedenti regimi citotossici, sono state assegnate in maniera casuale e in rapporto 2:1 a Doxorubicina liposomiale pegilata ( 50 mg/m2 per via intravenosa una volta ogni 28 giorni ) con o senza Vintafolide ( 2.5 mg per via intravenosa 3 volte a settimana nelle settimane 1 e 3 ).
La scansione con Etarfolatide era opzionale.
L’obiettivo primario dello studio era confrontare la sopravvivenza libera da progressione tra i gruppi.
La popolazione per intent-to-treat comprendeva 149 pazienti.
La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata pari a 5.0 e 2.7 mesi, rispettivamente, per i gruppi Vintafolide più Doxorubicina liposomiale pegilata e Doxorubicina liposomiale pegilata da sola, ( hazard ratio, HR=0.63; P=0.031 ).
Il maggiore beneficio è stato osservato in pazienti con il 100% delle lesioni positive per il recettore del folato, con una sopravvivenza mediana libera da malattia di 5.5 rispetto a 1.5 mesi per Doxorubicina liposomiale pegilata da sola ( HR=0.38; P=0.013 ).
Il gruppo di pazienti con malattia positiva per il recettore del folato ( 10-90% ) ha mostrato un miglioramento nella sopravvivenza libera da progressione ( HR=0.873 ), mentre le pazienti con malattia che non esprimeva il recettore non hanno ottenuto alcun beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione ( HR=1.806 ).
In conclusione, Vintafolide più Doxorubicina liposomiale pegilata è la prima combinazione che ha mostrato un miglioramento rispetto alla terapia standard in uno studio randomizzato condotto su pazienti con carcinoma ovarico resistente al Platino.
Etarfolatide è in grado di identificare le pazienti che potranno trarre beneficio da Vintafolide. ( Xagena2013 )
Naumann RW et al, J Clin Oncol 2013; 31: 4400-4406
Onco2013 Gyne2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Linfoma diffuso a grandi cellule B: R-COMP versus R-CHOP nei pazienti anziani. Il regime R-COMP con Doxorubicina liposomiale non-pegilata può ridurre il rischio di eventi cardiaci
R-CHOP è il regime più comunemente utilizzato in tutto il mondo per il trattamento iniziale del linfoma diffuso a grandi...
Pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B: il regime R-COMP con Doxorubicina liposomiale non-pegilata associato a minor rischio cardiovascolare rispetto al regime R-CHOP
Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) è il sottotipo istologico più comune di linfoma non-Hodgkin (...
Trabectedina più Doxorubicina liposomiale pegilata nei pazienti con progressione della malattia dopo mantenimento con inibitore di PARP: studio caso-controllo nella vita reale
La resistenza all'inibitore della poli ( ADP-ribosio ) polimerasi ( PARP ) è problematica nella gestione del carcinoma epiteliale dell'ovaio,...
Effetto di Apatinib più Doxorubicina liposomiale pegilata versus Doxorubicina liposomiale pegilata da sola sul tumore ovarico ricorrente resistente al Platino: studio APPROVE
Vi sono sostanziali esigenze terapeutiche insoddisfatte nelle pazienti con tumore ovarico ricorrente, resistente al Platino ( PROC ) e dovrebbero...
Nivolumab versus Gemcitabina o Doxorubicina liposomiale pegilata per i pazienti con tumore ovarico Platino-resistente: studio NINJA
Uno studio di fase III, multicentrico, randomizzato, in aperto ha studiato l'efficacia e la sicurezza di Nivolumab ( Opdivo )...
Sicurezza ed efficacia di Pomalidomide, Desametasone e Doxorubicina liposomiale pegilata nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario
I farmaci immunomodulatori tra cui Talidomide, Lenalidomide ( Revlimid ) e Pomalidomide ( Imnovid ), sono efficaci nel trattamento del...
Doxorubicina pegilata liposomiale, Desametasone a basso dosaggio e Lenalidomide per mieloma multiplo di nuova diagnosi
Un precedente studio di fase I / II con Doxorubicina liposomiale pegilata ( PLD; Caelyx ), Desametasone a basso dosaggio...
Doxorubicina liposomiale pegilata, Rituximab, Ciclofosfamide, Vincristina e Prednisone nel linfoma correlato ad AIDS
La chemioterapia infusionale è efficace nei pazienti con linfoma legato ad AIDS, ma potrebbe risultare difficile da somministrare.Uno studio ha...
Olaparib e Doxorubicina liposomiale pegilata in pazienti con mutazioni in BRCA1 e BRCA2 e recidiva di carcinoma ovarico
Olaparib ( AZD2281 ), un inibitore PARP ( poli-ADP-ribosio-polimerasi ) attivo per via orale che induce letalità nelle cellule BRCA-deficienti...