L’insufficienza renale acuta indotta da catene leggere può essere revertita da Bortezomib, Doxorubicina e Desametasone nel mieloma multiplo


Uno studio ha valutato l'efficacia della terapia di associazione composta da Bortezomib ( Velcade ), Doxorubicina e Desametasone in pazienti con mieloma multiplo e con insufficienza renale acuta indotta da catene leggere.

I 68 pazienti con insufficienza renale acuta indotta da catene leggere e velocità di filtrazione glomerulare ( GFR ) inferiore a 50 mL/min coinvolti nello studio hanno ricevuto Bortezomib ( 1.0 mg/m(2) ai giorni 1, 4, 8 e 11 ), Doxorubicina ( 9 mg/m(2) ai giorni 1 e 4 ) e Desametasone ( 40 mg ai giorni 1, 4, 8 e 11 ); se ben tollerata dopo 2 cicli, Bortezomib è stato aumentato a 1.3 mg/m(2) e Doxorubicina somministrata ai giorni 1, 4, 8 e 11.

Nell’analisi per intent-to-treat, una risposta del mieloma è stata ottenuta nel 72% dei 18 pazienti precedentemente trattati e dei 50 non precedentemente trattati ( risposta completa/risposta quasi completa, 38%; risposta parziale molto buona, 15%; risposta parziale 13%; risposta minore, 6% ).

La risposta renale è stata raggiunta nel 62% dei pazienti ( risposta renale completa, 31%; risposta renale parziale, 7%; risposta renale minima, 24% ).

La velocità di filtrazione glomerulare è aumentata da 20.5 a 48.4 mL/min e questo miglioramento è risultato correlato alla risposta tumorale; il maggior aumento a 59.6 mL/min è stato osservato nel gruppo di pazienti con risposta completa/risposta quasi completa/risposta parziale molto buona.

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 12.1 mesi e i tassi di sopravvivenza a 1 e 2 anni sono stati, rispettivamente, pari a 72% e 58%.

La sopravvivenza non ha mostrato differenze tra i pazienti con e senza risposta renale, ma è risultata inferiore nei pazienti già trattati in precedenza ( P minore di 0.001 ).

Nell'analisi multivariata, la velocità di filtrazione glomerulare basale e la risposta tumorale sono risultate correlate con la risposta renale e lo status pre-trattamento, la lattato deidrogenasi e la risposta del mieloma con la sopravvivenza.

Le tossicità di grado 3 o 4 più comuni sono state: infezioni ( 19.1% ), trombocitopenia ( 14.7% ), neutropenia ( 14.7% ), fatigue/debolezza ( 10.3% ) e polineuropatia ( 8.8% ).

In conclusione, il trattamento con l’associazione Bortezomib, Doxorubicina e Desametasone ha indotto un alto tasso di risposte sia a livello del mieloma sia renali, e il trattamento è risultato ben tollerato. ( Xagena2010 )

Ludwig H et al, J Clin Oncol 2010; 28: 4635-4641



Emo2010 Farma2010 Onco2010 Nefro2010





Indietro

Altri articoli

Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


Brentuximab vedotin ( Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( regime AVD ) è approvato nella terapia...


La preservazione della fertilità è diventata una preoccupazione crescente nelle giovani donne affette da linfoma di Hodgkin ( HL )....


Nello studio randomizzato di fase II NIVAHL per il linfoma di Hodgkin classico ( HL ) sfavorevole in stadio iniziale,...


R-CHOP è il regime più comunemente utilizzato in tutto il mondo per il trattamento iniziale del linfoma diffuso a grandi...


Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) è il sottotipo istologico più comune di linfoma non-Hodgkin (...


In uno studio multicentrico di fase 2 su Pembrolizumab ( Keytruda ) sequenziale e AVD ( Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina...


La resistenza all'inibitore della poli ( ADP-ribosio ) polimerasi ( PARP ) è problematica nella gestione del carcinoma epiteliale dell'ovaio,...


Brentuximab vedotin ( BV; Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( AVD ) è sempre più utilizzato...


I linfomi periferici a cellule T ( PTCL ) con fenotipo T helper folliculare ( PTCL-TFH ) presentano mutazioni ricorrenti...