Sicurezza cardiaca del trattamento adiuvante con Doxorubicina pegilata e terapia concomitante con Trastuzumab
La sicurezza cardiaca di Trastuzumab ( Herceptin ) in concomitanza con Doxorubicina liposomiale pegilata in un regime di trattamento adiuvante del carcinoma mammario non è nota.
Donne con tumore alla mammella con iperespressione di HER2 resecato con linfonodi positivi o a rischio intermedio con linfonodi negativi e frazione di eiezione ventricolare sinistra basale ( FEVS ) maggiore o uguale al 55% sono state randomizzate in un rapporto 1:2 a Doxorubicina 60 mg/m2 più Ciclofosfamide 600 mg/m2 ogni 21 giorni ( q21d ) per 4 cicli oppure Doxorubicina 35 mg/m2 più Ciclofosfamide q21d più Trastuzumab 2 mg/kg a cadenza settimanale per 12 settimane.
Entrambi i gruppi hanno in seguito ricevuto Paclitaxel ( Taxolo ) 80 mg/m2 con Trastuzumab per 12 settimane seguito da Trastuzumab per completare 1 anno di trattamento.
L’endpoint primario era il tasso di eventi cardiaci o l’impossibilità a somministrare per 1 anno Trastuzumab.
Delle 181 pazienti randomizzate, 179 sono state sottoposte ad analisi cardiaca.
L’incidenza di tossicità cardiaca o impossibilità di somministrare Trastuzumab a causa della cardiotossicità è stata pari al 18.6% [ n=11 ] con Doxorubicina + Ciclofosfamide → Paclitaxel + Trastuzumab, e 4.2% ( n=5 ) con Doxorubicina liposomiale pegilata + Ciclofosfamide + Trastuzumab → Paclitaxel + Trastuzumab ( P=0.0036 ).
Tutti gli eventi, ad eccezione di uno, sono stati disfunzione sistolica asintomatica o scompenso cardiaco lievemente sintomatico.
La riduzione media assoluta della FEVS al ciclo 8 è risultata maggiore con Doxorubicina ( 5.6% versus 2.1%; P=0.0014 ).
In conclusione, il regime Doxorubicina liposomiale pegilata + Ciclofosfamide + Trastuzumab → Paclitaxel + Trastuzumab è attuabile e porta a tassi di cardiotossicità precoce più bassi rispetto a Doxorubicina + Ciclofosfamide → Paclitaxel + Trastuzumab. ( Xagena2012 )
Rayson D et al, Ann Oncol 2012; 23: 1780-1788
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