L’Epoetina alfa non migliora la frazione di eiezione ventricolare sinistra dopo infarto STEMI


Lo studio HEBE III ha mostrato che il trattamento con un’alta, singola, dose di Epoetina alfa dopo un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) dopo infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) non è in grado di migliorare la frazione di eiezione del ventricolo sinistro ( FEVS ) dopo 6 settimane.

Dati su animali avevano indicato che l’Epoetina alfa poteva avere un effetto cardioprotettivo.

Lo studio di fase 2 in aperto HEBE III ha arruolato 529 pazienti con infarto STEMI. I pazienti sono stati randomizzati a 60.000 UI di Epoetina alfa ( Epogen, Procrit; in Italia: Eprex ) o a cure tradizionali, entro 3 ore dall’intervento PCI.

Dopo 6 settimane, il trattamento con Epoetina alfa non ha migliorato la FEVS dei pazienti trattati, ma ha ridotto gli eventi avversi cardiovascolari maggiori ( MACE ), un beneficio dovuto principalmente ad una riduzione dello scompenso cardiaco.

L'obiettivo dello studio era rappresentato da un aumento minimo del 3% della FEVS tra i pazienti riceventi Epoetina alfa rispetto alla terapia standard. Gli endpoint secondari comprendevano la dimensione dell'infarto e gli eventi cardiovascolari maggiori.

A 6 settimane dal trattamento, la FEVS è risultata pari al 53% nel gruppo trattato con Epoetina alfa e al 52% nel gruppo controllo ( P=0.41 ).
La dimensione dell'area infartuata non è risultata significativamente diversa tra i due gruppi.
L’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori era significativamente minore nel braccio Epoetina alfa rispetto alla terapia standard ( 8 versus 19; P=0.032 ). ( Xagena2010 )

Fonte: European Society of Cardiology Meeting, 2010


Cardio2010 Farma2010


Indietro

Altri articoli

Gli agenti stimolanti l'eritropoiesi ( ESA ) rappresentano il trattamento standard per l'anemia nella maggior parte dei pazienti con sindromi...


I risultati dello studio di fase 3 DOLOMITES per la valutazione dell’efficacia e della sicurezza di Roxadustat ( Evrenzo )...


Le evidenze da studi clinici per guidare la preparazione del paziente per la terapia dialitica di mantenimento sono limitate. Sebbene...


L'Agenzia sanitaria francese ANSM ( Agence Nationale de Sécurité du Médicament et des Produits de Santé ) ha approvato l'uso...


L’atassia di Friedreich è una malattia autosomica recessiva senza terapia disponibile. Gli studi clinici con Eritropoietina nei pazienti con atassia...


Sono stati presentati i risultati dello studio di fase III RED-HF ( Reduction of Events With Darbepoetin Alfa in Heart...


È stato condotto uno studio randomizzato per analizzare l'impatto di Darbepoetina alfa ( Aranesp ) con o senza somministrazione per...


IMPACT NHL è uno studio osservazionale, multicentrico, nei pazienti adulti con linfoma non-Hodgkin trattati con chemioterapia CHOP ( Ciclofosfamide, Doxorubicina,...


Esiste una minima evidenza oggettiva per quanto riguarda la gestione della atassia di Friedreich ( FRDA ). Le terapie antiossidante...


Lo studio AGO-ETC ha confrontato la sopravvivenza a 5 anni libera da recidiva di chemioterapia sequenziale dose-dense intensa ( IDD...