Gefitinib versus placebo nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule completamente resecato
La sopravvivenza di pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule completamente resecato non è soddisfacente, e nel 2002 non è stato dimostrato il beneficio della chemioterapia adiuvante.
È stato condotto uno studio di fase III per valutare l’impatto della terapia post-operatoria adiuvante con Gefitinib ( Iressa ) sulla sopravvivenza generale.
Pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule completamente resecato ( stadio IB, II o IIIA ), stratificati per stadio, istologia, sesso, radioterapia post-operatoria e chemioterapia sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere Gefitinib 250 mg al giorno oppure placebo per 2 anni.
Gli end point dello studio erano sopravvivenza generale, sopravvivenza libera da malattia e tossicità.
Come risultato della chiusura anticipata, 503 dei 1242 pazienti previsti sono stati assegnati in maniera casuale ai trattamenti ( 251 a Gefitinib e 252 a placebo ).
Le caratteristiche basali erano bilanciate tra i bracci dello studio.
Con un follow-up mediano di 4.7 anni ( intervallo , 0.1-6.3 anni ), non sono emerse differenze nella sopravvivenza generale ( hazard ratio [ HR ], 1.24; P=0.14 ) o libera da malattia ( HR, 1.22; P=0.15 ) tra i bracci.
Analisi esploratorie non hanno dimostrato benefici in termini di sopravvivenza libera da malattia ( HR, 1.28; P=0.14 ) o sopravvivenza generale ( HR, 1.24; P=0.18 ) con Gefitinib per 344 pazienti con tumori wild-type per il recettore del fattore di crescita dell'epidermide ( EGFR ).
Inoltre, non sono state osservate differenze nella sopravvivenza libera da malattia ( HR, 1.84; P=0.395 ) o nella sopravvivenza generale ( HR, 3.16; P=0.15 ) con Gefitinib per i 15 pazienti con tumori positivi per mutazioni in EGFR.
Gli eventi avversi sono stati quelli attesi con un inibitore di EGFR.
Eventi avversi gravi si sono manifestati in una percentuale uguale o inferiore al 5% dei pazienti, ad eccezione di infezione, fatigue e dolore.
Un paziente in ciascun braccio ha contratto una polmonite fatale.
In conclusione, nonostante lo studio sia stato chiuso anticipatamente e non possano essere tratte conclusioni definitive sull’efficacia del trattamento adiuvante con Gefitinib, questi risultati indicano che è improbabile l'esistenza di un beneficio. ( Xagena2013 )
Goss GD et al, J Clin Oncol 2013; 31: 3320-3326
Onco2013 Pneumo2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Afatinib rispetto a Gefitinib nei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato positivo alla mutazione EGFR: studio LUX-Lung 7
Nello studio LUX-Lung 7, il bloccante irreversibile della famiglia ErbB, Afatinib ( Giotrif ), ha migliorato notevolmente la sopravvivenza libera...
Lazertinib rispetto a Gefitinib come trattamento di prima linea nei pazienti con carcinoma polmonare avanzato non a piccole cellule con mutazione dell'EGFR: studio LASER301
Lazertinib è un potente inibitore della tirosina chinasi di EGFR, di terza generazione, che penetra nel sistema nervoso centrale. Lo...
Associazione di Gefitinib e Metotrexato per il trattamento della gravidanza ectopica tubarica: studio GEM3
Le gravidanze ectopiche tubariche possono causare una sostanziale morbilità o addirittura la morte. Il trattamento attuale è con Metotrexato o...
Gefitinib rispetto a Cisplatino più Vinorelbina per i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule in stadio II-IIIA resecato con mutazione di EGFR: studio IMPACT
È stata studiata l'efficacia di Gefitinib ( Iressa ) come terapia adiuvante per i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule...
Gefitinib rispetto a Cisplatino più Vinorelbina per pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule in stadio II-IIIA resecato con mutazione di EGFR: studio IMPACT
È stata studiata l'efficacia di Gefitinib ( Iressa ) come terapia adiuvante per i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole...
Furmonertinib versus Gefitinib come terapia di prima linea per i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico positivo alla mutazione EGFR: studio FURLONG
Furmonertinib ( Ivesa ) è un inibitore irreversibile, selettivo, di terza generazione della tirosin-chinasi dell'EGFR. Sono state studiate l'efficacia e...
AENEAS: uno studio randomizzato di fase III di Aumolertinib rispetto a Gefitinib come terapia di prima linea per il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico con delezione dell'esone 19 di EGFR o mutazioni L858R
Aumolertinib ( Ameile ) è un nuovo inibitore della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR )...
Gefitinib versus Gefitinib più chemioterapia con Pemetrexed e Carboplatino nel tumore polmonare EGFR-mutato
La terapia di prima linea standard per il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con mutazione EGFR, in fase...
Gefitinib da solo versus Gefitinib più chemioterapia per tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione un EGFR: studio NEJ009
L'inibitore della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita dell'epidermide ( EGFR ) combinato con la chemioterapia citotossica è altamente...
Rilevazione di mutazioni di EGFR nel DNA tumorale circolante come criterio di selezione per il trattamento di prima linea con Gefitinib nei pazienti con adenocarcinoma polmonare avanzato
La scoperta delle mutazioni di EGFR nel tessuto tumorale è l'approccio standard per stabilire se un paziente trarrà beneficio dal...