Chemioterapia di mantenimento versus osservazione nelle pazienti con tumore mammario metastatico con controllo della malattia con 6 cicli di Gemcitabina più Paclitaxel come terapia di prima linea


È stato condotto uno studio con lo scopo primario di valutare se la terapia di mantenimento con Paclitaxel e Gemcitabina fosse superiore all’osservazione nel migliorare la sopravvivenza libera da progressione nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico che hanno raggiunto il controllo della malattia con 6 cicli iniziali di Paclitaxel e Gemcitabina come prima linea di trattamento.

Lo studio di fase III, prospettico, randomizzato, multicentrico, ha coinvolto pazienti che sono stati assegnati in maniera casuale a chemioterapia di mantenimento o a osservazione fino a progressione.

Dei 324 pazienti arruolati da 10 Centri, 231 con carcinoma mammario metastatico hanno mostrato controllo della malattia ( risposta completa + risposta parziale + malattia stabile ) con trattamento di prima linea a base di Paclitaxel e Gemcitabina, e sono stati assegnati a chemioterapia di mantenimento ( n=116 ) o a osservazione ( n=115 ).

L’età mediana era 48 anni ( intervallo, 28-76 anni ), il follow-up mediano 33 mesi e il numero mediano di cicli di chemioterapia nel gruppo mantenimento dopo la randomizzazione è stato 6.

Il tempo mediano di sopravvivenza libera da progressione dopo randomizzazione è risultato più lungo nel gruppo mantenimento che in quello osservazione ( 7.5 vs 3.8 mesi, rispettivamente; P=0.026 ).

La sopravvivenza generale mediana è risultata più lunga nel gruppo mantenimento che nel gruppo osservazione ( 32.3 vs 23.5 mesi, rispettivamente; P=0.047 ).

Il tasso di neutropenia di grado uguale o superiore a 3 dopo randomizzazione è risultato più alto nel gruppo mantenimento che nel gruppo osservazione ( 61% vs 0.9%, rispettivamente; P inferiore a 0.001 ).

In conclusione, nelle pazienti con tumore alla mammella metastatico che hanno raggiunto controllo della malattia con 6 cicli iniziali di chemioterapia con Paclitaxel e Gemcitabina, la chemioterapia di mantenimento con Paclitaxel e Gemcitabina ha portato a una migliore sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale rispetto all’osservazione. ( Xagena2013 )

Park YH et al, J Clin Oncol 2013; 31: 1732-1739

Onco2013 Gyne2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

La sovraespressione del recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ( HER2 ) è osservata nel 4%-16% dei tumori...


I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...


L’adenocarcinoma duttale pancreatico rimane una delle neoplasie più letali, con poche opzioni di trattamento. NAPOLI 3 ha confrontato l’efficacia e...


I tumori delle vie biliari, che derivano dai dotti biliari intraepatici o extraepatici e dalla cistifellea, hanno generalmente una prognosi...


La sovraespressione o l'amplificazione di HER2, che è presente nel 15% di tutti i casi di cancro del tratto biliare,...


In uno studio di fase IIb su Nimotuzumab più Gemcitabina, sono stati osservati benefici clinici sostanziali nei pazienti con tumore...


I dati sulla chemioterapia perioperatoria nell'adenocarcinoma duttale pancreatico resecabile ( rPDAC ) sono limitati. Lo studio NEONAX ha esaminato la...


Nessun nuovo agente ha migliorato la sopravvivenza globale nei pazienti con carcinoma uroteliale non-resecabile o metastatico quando è stato aggiunto...


Gemcitabina e Cisplatino neoadiuvanti ( GC ) seguiti da cistectomia radicale ( RC ) sono standard per i pazienti con...


La recidiva è comune dopo la chemioterapia neoadiuvante e il trattamento radicale per il tumore della vescica muscolo-invasivo. È stato...