Leucemia mieloide cronica: riduzione del dosaggio di Imatinib dopo risposta citogenetica completa


Imatinib ( Glivec / Gleevec ) al dosaggio di 400 mg/die è la terapia standard nella leucemia mieloide cronica in fase cronica iniziale.
E’ stato ipotizzato che la terapia con Imatinib ad alto dosaggio in questi pazienti potrebbe essere più efficace della terapia standard.

In un precedente studio, era stato osservato che Imatinib ad alto dosaggio fosse associato a più alte percentuali di risposta citogenetica completa, risposta molecolare maggiore, e migliorata sopravvivenza libera da eventi, rispetto al dosaggio di 400 mg/die.
Tuttavia, l’Imatinib ad alto dosaggio è associato a più frequente tossicità ematologica di grado 3-4, rispetto al dosaggio standard.
Inoltre, il 36% dei pazienti ha richiesto riduzione del dosaggio a causa del presentarsi di tossicità.

I Ricercatori hanno esaminato l’outcome ( esito ) dei pazienti che hanno assunto il dosaggio di 800 mg/die, rispetto a quelli il cui dosaggio è stato ridotto da 800 mg/die.

Sono stati analizzati i pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica iniziale, trattati con alto dosaggio ( n=208 ) o con dosaggio standard ( n=5 0 ).

Gli endpoint primari erano rappresentati da sopravvivenza libera da malattia e sopravvivenza libera da trasformazione.

L’età mediana dei pazienti era pari a 48 anni ( range: 17-84 anni ).

Il periodo osservazionale è stato di 49 mesi.

A 4 anni, la sopravvivenza libera da eventi ( 92% versus 77% ; p=0.01 ) e la sopravvivenza libera da trasformazione ( 98% versus 89%; p=0.0045 ) sono risultate migliori per i pazienti, trattati con Imatinib ad alto dosaggio che con dosaggio standard.

Tra i pazienti trattati con Imatinib ad alto dosaggio, il 48% ha necessitato di una riduzione del dosaggio ( 600 mg/die per 50 pazienti; 400 mg/die per 38; 300 mg/die per 12 ).
Di questi, il 45% ha ridotto il dosaggio dopo aver raggiunto la risposta citogenetica completa.

Il tempo mediano alla riduzione del dosaggio è stato di 3 mesi ( range: 1-60 mesi ).

Per i pazienti, che hanno iniziato con Imatinib ad alto dosaggio, non è stata osservata, a 4 anni, nessuna differenza tra i pazienti che hanno continuato ad assumere un alto dosaggio e quelli con riduzione del dosaggio, in termini di sopravvivenza libera da eventi ( 92% in entrambi i gruppi; p=0.65 ) e sopravvivenza libera da trasformazione ( 98% versus 97%, rispettivamente; p=0.36 ).

Tuttavia, la sopravvivenza libera da eventi a 4 anni è risultata significativamente peggiore se la riduzione del dosaggio era fatta prima di raggiungere una risposta citogenetica completa ( 84% versus 100%; p=0.02 ).

In modo simile, i pazienti che hanno ridotto il dosaggio prima della risposta molecolare maggiore, hanno presentato un significativo peggioramento a 4 anni della sopravvivenza libera da eventi ( 88% versus 100%; p=0.02 ).

La curva di sopravvivenza libera da eventi per i pazienti a cui è stato ridotto il dosggio prima di una risposta citogenetica completa è risultata simile a quella dei pazienti trattati con Imatinib a dosaggio standard ( p=0.59 ).

I risultati dello studio hanno mostrato che i pazienti trattati con Imatinib ad alto dosaggio possono ridurre, in modo sicuro, il dosaggio dopo aver ottenuto una risposta citogenetica completa ( preferibilmente una risposta molecolare maggiore ), senza alcun impatto sulla sopravvivenza libera da eventi o la sopravvivenza libera da trasformazioni.
La riduzione del dosaggio permette di diminuire gli effetti indesiderati, così come i costi di trattamento. ( Xagena2007 )

Fonte: 49th American Society of Hematology ( ASH ) – Meeting, 2007


Farma2007 Emo2007


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