Melanoma avanzato con mutazione del gene BRAF: la combinazione inibitore di BRAF e inibitore di MEK prolunga la sopravvivenza libera da progressione
Uno studio di fase 3, disegnato per valutare l’inibizione combinata di BRAF e di MEK nei pazienti con melanoma avanzato con mutazione in BRAF, non-operabile o metastatico, ha incontrato il suo endpoint primario.
La combinazione di Encorafenib, un inibitore di BRAF, e Binimetinib, un inibitore di MEK, hanno prodotto una estensione significativa della sopravvivenza libera da progressione, rispetto alla monoterapia con Vemurafenib ( Zelboraf ), un inibitore di BRAF.
Nella prima parte dello studio COLUMBUS, un totale di 577 pazienti con melanoma localmente avanzato, non-operabile o metastatico con mutazioni V600 BRAF, è stato assegnato in modo casuale a 450 mg di Encorafenib più 45 mg di Binimetinib, a 300 mg di Encorafenib da solo, o a 960 mg di Vemurafenib da solo.
I pazienti assegnati alla combinazione Encorafenib - Binimetinib hanno ottenuto una significativamente maggiore sopravvivenza mediana libera da progressione, rispetto a quelli assegnati al solo Vemurafenib ( 14.9 mesi vs 7.3 mesi; hazard ratio, HR=0.54; IC 95%, 0.41-0.71 ).
I pazienti assegnati alla combinazione hanno anche raggiunto una sopravvivenza mediana libera da progressione più lunga rispetto a quelli assegnati a Encorafenib da solo, ma la differenza non ha raggiunto la significatività statistica ( 14.9 mesi vs 9.6 mesi; HR=0.75; IC 95%, 0.56-1 ).
La combinazione è apparsa ben tollerata e gli eventi avversi sono stati in linea con precedenti studi che hanno valutato la combinazione in pazienti con melanoma BRAF-mutato.
La seconda parte dello studio ha arruolato 344 pazienti, che sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 3:1 alla terapia di combinazione o alla monoterapia con Encorafenib. ( Xagena2016 )
Fonte: Array Biopharma, 2016
Dermo2016 Onco2016 Farma2016
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