Nivolumab da solo e Nivolumab più Ipilimumab nel tumore del polmone a piccole cellule


I trattamenti per il carcinoma del polmone a piccole cellule ( SCLC ) dopo fallimento della chemioterapia a base di Platino sono limitati.
E’ stata valutata la sicurezza e l'attività di Nivolumab ( Opdivo ) e Nivolumab più Ipilimumab ( Yervoy ) nei pazienti con tumore del polmone a piccole cellule progredito dopo uno o più regimi precedenti.

È stato condotto uno studio in aperto di fase 1/2 multicentrico, multi-braccio, in 23 Centri in 6 Paesi, con una coorte di pazienti affetti da tumore polmonare a piccole cellule.
I pazienti eleggibili avevano un’età a partire da 18 anni, presentavano tumore SCLC in stadio limitato o esteso, e avevano avuto progressione della malattia dopo almeno un precedente regime contenente Platino.

I pazienti hanno ricevuto Nivolumab ( 3 mg/kg di peso corporeo per via endovenosa ) ogni 2 settimane ( fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile ), oppure Nivolumab più Ipilimumab ( 1 mg/kg più 1 mg/kg, 1 mg/kg più 3 mg/kg, o 3 mg/kg più 1 mg/kg, per via endovenosa ) ogni 3 settimane per 4 cicli, seguiti da Nivolumab 3 mg/kg ogni 2 settimane.

I pazienti sono stati assegnati alla monoterapia con Nivolumab o sono stati valutati in una fase di sicurezza della dose-escalation ( aumento graduale del dosaggio ) per la combinazione di Nivolumab / Ipilimumab iniziando con Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg.
Sulla base della tollerabilità, i pazienti sono stati assegnati a Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg oppure Nivolumab 3 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg.

L'endpoint primario era la risposta obiettiva secondo la valutazione dello sperimentatore.

Tutte le analisi hanno incluso i pazienti che sono stati arruolati almeno 90 giorni prima del blocco del database.
Lo studio è ancora in corso; ed è stata riportata una analisi ad interim della coorte tumore SCLC.

Tra il 2013 e il 2015, sono stati arruolati e trattati 216 pazienti ( 98 con Nivolumab 3 mg/kg, 3 con Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg, 61 con Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg, e 54 con Nivolumab 3 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg ).

Al blocco del database nel novembre 2015, il follow-up mediano per i pazienti che hanno continuato lo studio ( compresi quelli che erano morti o hanno interrotto il trattamento ) è stato di 198.5 giorni per Nivolumab 3 mg/kg, 302 giorni per Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg, 361.0 giorni per Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg e 260.5 giorni per Nivolumab 3 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg.

Una risposta obiettiva è stata raggiunta in 10 pazienti su 98 ( 10% ) trattati con Nivolumab 3 mg/kg, 1 su 3 pazienti ( 33% ) trattati con Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg, 14 su 61 ( 23% ) trattati con Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg, e 10 su 54 pazienti ( 19% ) trattati con Nivolumab 3 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg.

Eventi avversi di grado 3 o 4 correlati al trattamento si sono verificati in 13 pazienti ( 13% ) nella coorte Nivolumab 3 mg/kg, 18 ( 30% ) nella coorte Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg, e 10m( 19% ) nella coorte Nivolumab 3 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg; gli eventi avversi di grado 3 o 4 correlati al trattamento più comunemente riportati sono stati aumentata lipasi ( nessuno vs 5, 8%, vs nessuno ) e diarrea ( nessuno vs 3, 5%, vs 1, 2% ).

Nessun paziente nella coorte Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg ha manifestato eventi avversi di grado 3 o 4 correlati al trattamento.
6 pazienti ( 6% ) nel gruppo Nivolumab 3 mg/kg, 7 ( 11% ) nel gruppo Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg, e 4 ( 7% ) nel gruppo Nivolumab 3 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/ kg hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi correlati al trattamento.
2 pazienti che hanno ricevuto Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg sono morti per eventi avversi correlati al trattamento ( miastenia gravis e peggioramento della insufficienza renale ), e un paziente che ha ricevuto Nivolumab 3 mg/kg più Ipilimumab 1 mg/kg è morto per polmonite correlata al trattamento.

Nivolumab in monoterapia e Nivolumab più Ipilimumab hanno mostrato attività antitumorale con risposte durevoli e profili di sicurezza gestibili in pazienti precedentemente trattati con tumore del polmone a piccole cellule.
Questi dati suggeriscono un potenziale nuovo approccio terapeutico per una popolazione di pazienti con limitate opzioni di trattamento e sostengono la valutazione di Nivolumab e Nivolumab più Ipilimumab in studi randomizzati e controllati di fase 3 nel cancro polmonare a piccole cellule. ( Xagena2016 )

Antonia SJ et al, Lancet 2016; 17: 883-895

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