Blinatumomab è più efficace della chemioterapia standard nella leucemia linfoblastica acuta avanzata
Blinatumomab ( Blincyto ), un anticorpo monoclonale bispecifico che consente alle cellule T CD3-positive di riconoscere ed eliminare i blasti di leucemia linfoblastica acuta CD19-positiva, è stato approvato per l'uso nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B recidivante o refrattaria sulla base di studi di gruppo che hanno mostrato efficacia ed effetti tossici gestibili.
In uno studio di fase 3 sono stati assegnati in modo casuale adulti con leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B pesantemente pretrattata a ricevere Blinatumomab o la chemioterapia standard di cura.
L’endpoint principale era la sopravvivenza globale.
Dei 405 pazienti randomizzati a ricevere Blinatumomab ( n=271 ) o chemioterapia ( n=134 ), 376 hanno ricevuto almeno una dose.
La sopravvivenza complessiva è risultata significativamente più lunga nel gruppo Blinatumomab rispetto al gruppo chemioterapico.
La sopravvivenza complessiva media è stata di 7.7 mesi nel gruppo Blinatumomab e di 4.0 mesi nel gruppo chemioterapia ( hazard ratio per la mortalità con Blinatumomab versus chemioterapia, 0.71; P=0.01 ).
I tassi di remissione entro 12 settimane dopo l'inizio del trattamento sono stati significativamente più elevati nel gruppo Blinatumomab rispetto al gruppo chemioterapico, sia per quanto riguarda la remissione completa con recupero ematologico completo ( 34% vs 16%, P minore di 0.001 ) sia rispetto alla completa remissione con recupero ematologico completo, parziale o incompleto ( 44% contro 25%, P minore di 0.001 ).
Il trattamento con Blinatumomab ha determinato un tasso più elevato di sopravvivenza senza eventi rispetto a quello con la chemioterapia ( stime a 6 mesi, 31% vs 12%; hazard ratio per un evento di ricaduta dopo aver raggiunto una remissione completa con guarigione ematologica completa, parziale o incompleta o morte, 0.55; P minore di 0.001 ), così come una più lunga durata mediana della remissione ( 7.3 vs 4.6 mesi ).
In totale il 24% dei pazienti in ogni gruppo di trattamento è stato sottoposto a trapianto di cellule staminali allogeniche.
Eventi avversi di grado 3 o superiore sono stati riportati nell'87% dei pazienti nel gruppo Blinatumomab e nel 92% dei pazienti nel gruppo chemioterapico.
In conclusione, il trattamento con Blinatumomab ha determinato una sopravvivenza complessiva significativamente più lunga rispetto alla chemioterapia nei pazienti adulti con leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B recidivata o refrattaria. ( Xagena2017 )
Kantarjian H et al, N Engl J Med 2017; 376: 836-847
Emo2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Esiti dopo mancata risposta e recidiva post Tisagenlecleucel nei bambini, adolescenti e giovani adulti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B
La mancata risposta e la ricaduta dopo terapia CAR-T diretta all'antigene CD19 continuano a rappresentare una sfida per gli esiti...
Busulfan più Ciclofosfamide versus irradiazione total body più Ciclofosfamide per adulti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Rimane controverso se i regimi a base di Busulfan ( Busilvex ) rispetto a quelli basati su irradiazione corporea totale...
Ponatinib e Blinatumomab per la leucemia linfoblastica acuta positiva al cromosoma Philadelphia
Ponatinib ( Iclusig ) e Blinatumomab ( Blincyto ) sono terapie efficaci nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta cromosoma Philadelphia-positiva...
Dasatinib con chemioterapia intensiva nella leucemia linfoblastica acuta pediatrica de novo con cromosoma Philadelphia positivo
L'esito dei bambini con leucemia linfoblastica acuta con cromosoma Philadelphia positivo ( Ph-positivo ) è migliorato significativamente con la combinazione...
Leucemia linfoblastica acuta a cellule B associata a Lenalidomide: correlati clinici e patologici e sensibilità alla sospensione della Lenalidomide
La Lenalidomide ( Revlimid ) è una componente efficace della terapia di induzione e di mantenimento per il mieloma multiplo,...
Identità clonali distinte di leucemia linfoblastica acuta a cellule B derivanti dalla terapia con Lenalidomide per il mieloma multiplo
I pazienti con mieloma multiplo ( MM ) trattati con Lenalidomide ( Revlimid ) raramente sviluppano una leucemia linfoblastica acuta...
Asparaginasi da Erwinia ricombinante nella leucemia linfoblastica acuta: risultati dello studio AALL1931
AALL1931, uno studio di fase 2/3 condotto in collaborazione con il Children's Oncology Group, ha studiato l'efficacia e la sicurezza...
Blinatumomab aggiunto alla chemioterapia nella leucemia linfoblastica infantile
La leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) KMT2A-riarrangiata nei neonati è una malattia aggressiva con una sopravvivenza libera da eventi...