Leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B, approvazione accelerata per Blincyto da parte della FDA


L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Blincyto ( Blinatumomab ) nel trattamento dei pazienti adulti con leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B ( pre-B LLA ) Philadelphia-negativa ( Ph- ) recidivata o refrattaria.

L’approvazione si basa sui risultati di uno studio multicentrico a singolo braccio ( Protocollo MT 103-211 ), condotto su 185 pazienti adulti.

Blinatumomab è stato somministrato mediante infusione continua per 4 settimane di un ciclo di 6 settimane.
Fino a due cicli sono stati impiegati per l’induzione e tre cicli per il consolidamento.

Nel Protocollo MT 103-211, il 32% dei pazienti con leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B, recidivata o refrattaria, ha raggiunto la remissione completa con 2 cicli di trattamento con Blinatumomab in monoterapia, e la risposta è stata di lunga durata ( mediana 6.7 mesi, range 0.46-16.5 mesi ).
Inoltre, il 31% dei pazienti nello studio ha presentato una remissione completa con o senza recupero ematologico completo, ma con riduzione della malattia minima residua a un valore inferiore a 10(-4).

La sicurezza è stata valutata in 212 pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta da precursori delle cellule B, recidivata o refrattaria, trattati con Blinatumomab.
Le reazioni avverse più comuni ( maggiore o uguale al 20% ) sono state: piressia ( 62% ), cefalea ( 36% ), edema periferico ( 25% ), neutropenia febbrile ( 25% ), nausea ( 25% ), ipopotassiemia ( 23% ), rash ( 21% ), tremore ( 20% ), e costipazione ( 20% ).
Una tossicità neurologica si è verificata in circa il 50% dei pazienti ed è stato un motivo frequente per l'interruzione della terapia.

Blinatumomab è un engager bispecifico delle cellule T CD3 dirette contro CD19, che attiva le cellule T endogene quando si legano alla cellula bersaglio che esprime CD19.
L'attivazione del sistema immunitario provoca il rilascio di citochine infiammatorie.
La sindrome da rilascio di citochine, tra cui eventi gravi o fatali, è stata riportata nell’11% dei pazienti.

Nella scheda tecnica di Blincyto è previsto un Boxed Warning ( massima avvertenza ) riguardo al possibile presentarsi della sindrome da rilascio di citochine e della tossicità neurologica.

Inoltre, l’FDA ha predisposto una strategia di valutazione e mitigazione del rischio ( REMS ), che consiste in un piano di comunicazione per informare gli operatori sanitari circa i gravi rischi e i potenziali errori di preparazione e di somministrazione.

Per i pazienti che pesano almeno 45 kg, la dose raccomandata e la schedula per Blinatumomab è di 9 mcg/die nei giorni 1-7 e di 28 mcg/die nei giorni 8-28 del primo ciclo di 42 giorni, e 28 mcg/die nei giorni 1-28 nei cicli successivi. ( Xagena2014 )

Fonte: FDA, 2014

Emo2014 Onco2014 Farma2014


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