Oncaspar a base di Pegaspargasi nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta


Oncaspar, che contiene il principio attivo Pegaspargasi, è un medicinale antitumorale impiegato negli adulti e nei bambini per il trattamento della leucemia linfoblastica acuta ( ALL ), un tumore dei linfoblasti.
Oncaspar si usa in associazione ad altri medicinali antitumorali.
Oncaspar di norma è somministrato ogni 14 giorni per iniezione intramuscolare o per infusione in vena, in dose variabile secondo l’età e la superficie corporea.
Oncaspar deve essere prescritto e somministrato esclusivamente da operatori sanitari esperti nell’utilizzo di trattamenti antitumorali.
L’operatore sanitario deve somministrare il medicinale in ambito ospedaliero con la disponibilità di presidi per la rianimazione.

Il principio attivo, Pegaspargasi, contiene l’enzima asparaginasi, che agisce degradando l’aminoacido asparagina, riducendone i livelli nel sangue.
Le cellule tumorali necessitano di questo aminoacido per crescere e moltiplicarsi; di conseguenza, la diminuzione della concentrazione ematica dell’aminoacido provoca la morte di tali cellule. Le cellule normali, invece, possono produrre da sole l’asparagina e sono colpite in misura minore dall’azione del medicinale.
L’enzima asparaginasi contenuto in questo medicinale è combinato con una sostanza chimica che ne rallenta l’eliminazione dall’organismo e può ridurre il rischio di reazioni allergiche.

In uno studio su 118 bambini con diagnosi recente di leucemia linfoblastica acuta, il 75% dei soggetti trattati con Oncaspar, in combinazione con altri medicinali, ha ottenuto la remissione dopo 7 anni e non ha mostrato recidive del tumore o un nuovo tumore durante tale periodo, rispetto al 66% dei soggetti trattati con un’altra asparaginasi.
In un altro studio su 76 bambini che presentavano una recidiva del tumore dopo un trattamento precedente, circa il 40% dei pazienti trattati con Oncaspar ( alcuni dei quali erano allergici ad altre terapie a base di asparaginasi ) ha ottenuto la remissione, a fronte del 47% dei pazienti trattati con un comparatore a base di asparaginasi.

Gli effetti indesiderati più comuni di Oncaspar ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) comprendono: segni di problemi epatici ( livelli ematici più elevati di enzimi epatici e di bilirubina ), riduzione della coagulazione del sangue, livelli elevati di grassi nel sangue, livelli elevati di glucosio ematico e bassi livelli di globuli bianchi accompagnati da febbre.

Oncaspar non deve essere usato nei pazienti con malattia epatica grave, nei pazienti con storia pregressa di pancreatite ( compresa pancreatite provocata da precedenti trattamenti con asparaginasi ) o nei pazienti che sono stati affetti da gravi emorragie o gravi coaguli di sangue in seguito al trattamento con asparaginasi.

Gli studi hanno evidenziato che Oncaspar è efficace nei pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta, inclusi i pazienti allergici all’asparaginasi.
Oncaspar presenta inoltre il vantaggio di richiedere un numero minore di iniezioni, dato che il medicinale permane più a lungo nell’organismo rispetto ad altre asparaginasi.
Tuttavia, i dati relativi ai pazienti adulti sono limitati e la Società che commercializza il medicinale deve fornire ulteriori dati in merito al suo beneficio in questo gruppo di pazienti. Per quanto riguarda i rischi, gli effetti indesiderati di Oncaspar sono simili a quelli di altri medicinali a base di asparaginasi e sono considerati gestibili.
Pertanto, l’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Oncaspar sono superiori ai rischi. ( Xagena2018 )

Fonte: EMA, 2018

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