Azacitidina orale prolunga la sopravvivenza dei pazienti con leucemia mieloide acuta in remissione indipendentemente dallo stato misurabile della malattia residua
La malattia residua misurabile ( MRD ) nei pazienti con leucemia mieloide acuta ( AML ) in remissione dopo chemioterapia intensiva è predittiva di recidiva precoce e scarsa sopravvivenza.
Una terapia di mantenimento post-remissione che prolunga la negatività alla malattia MRD o converte i pazienti con malattia MRD ( MDR+ ) in assenza di malattia MRD ( MDR- ) può ritardare o prevenire la recidiva e migliorare la sopravvivenza globale ( OS ).
Nello studio di fase 3 QUAZAR AML-001, Azacitidina orale ( AZA orale; precedentemente CC-486 ), un agente ipometilante, ha significativamente prolungato la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ) rispetto al placebo nei pazienti di età maggiore o uguale a 55 anni con leucemia mieloide acuta in prima remissione dopo chemioterapia intensiva che non erano candidati al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
In questo studio, la malattia residua misurabile ( cellule leucemiche nel midollo osseo maggiore o uguale a 0.1% ) è stata valutata mediante citometria a flusso multiparametrica in campioni seriali raccolti al basale e al giorno 1 ogni 3 cicli.
Come previsto, lo stato di malattia residua misurabile di base è risultato significativamente associato sia a sopravvivenza globale che a sopravvivenza libera da recidiva.
Le analisi multivariate hanno mostrato che Azacitidina orale ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale e la sopravvivenza senza recidiva rispetto al placebo indipendentemente dallo stato di malattia MRD al basale.
Il trattamento con Azacitidina orale ha anche esteso la durata della negatività a malattia MRD di 6 mesi rispetto al placebo e ha comportato un tasso di conversione più elevato da MRD+ al basale a MRD- durante il trattamento: 37% vs 19%, rispettivamente.
Nel braccio Azacitidina orale, il 24% dei pazienti con risposta MRD ha raggiunto la negatività MRD più di 6 mesi dopo l'inizio del trattamento.
Sebbene la presenza o l'assenza di malattia residua misurabile fosse un forte indicatore prognostico di sopravvivenza globale e sopravvivenza senza recidiva, vi sono stati ulteriori benefici in termini di sopravvivenza con la terapia di mantenimento con Azacitidina orale rispetto al placebo, indipendentemente dallo stato di malattia residua misurabile dei pazienti al basale. ( Xagena2022 )
Roboz GJ et al, Blood 2022; 139: 2145-2155
Emo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Venetoclax, Umbralisib e Ublituximab con risposta adattata e limitata nel tempo per la leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Venetoclax e la combinazione orale di Decitabina più Cedazuridina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Attività di Venetoclax nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio VENICE-1
La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...