Blinatumomab migliora i risultati nei bambini con prima recidiva di leucemia linfoblastica acuta a cellule B ad alto rischio
Secondo i risultati di uno studio di fase 3, la terapia di consolidamento con Blinatumomab ( Blincyto ) migliora la sopravvivenza libera da eventi e ha una minore tossicità rispetto alla chemioterapia nei bambini con prima recidiva di leucemia linfoblastica acuta a cellule B ( B-ALL ) ad alto rischio.
Lo studio ha arruolato 108 bambini con leucemia linfoblastica acuta a cellule B ad alto rischio e prima recidiva da 47 Centri in 13 Paesi.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a terapia di induzione e a due blocchi di terapia di consolidamento. Per il terzo consolidamento, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale al trattamento con 1 ciclo di Blinatumomab o chemioterapia.
L'arruolamento è stato interrotto in anticipo perché il criterio prespecificato per dichiarare il beneficio per Blinatumomab è stato soddisfatto.
Lo studio ha anche raggiunto il suo endpoint primario di sopravvivenza libera da eventi, con gli eventi definiti come recidiva, morte, seconda neoplasia o mancato raggiungimento della remissione completa.
A un follow-up mediano di quasi 2 anni, il braccio Blinatumomab ha presentato un numero significativamente inferiore di eventi rispetto al braccio chemioterapico di consolidamento ( 31% vs 57%; P inferiore a 0.001 ) e una probabilità ridotta del 67% di avere un evento ( hazard ratio, HR=0.33; IC 95%, 0.18-0.61 ).
Nel braccio Blinatumomab è stato anche osservato un tasso più elevato di remissione residua minima della malattia rispetto al braccio chemioterapico di consolidamento ( 90% vs 54% ).
È stata segnalata una minore incidenza di eventi avversi gravi nel braccio Blinatumomab rispetto al braccio chemioterapia di consolidamento ( 24.1% vs 43.1% ), con meno eventi avversi di grado 3 o maggiore ( 57.4% vs 82.4% ).
Anche le tossicità ematologiche come trombocitopenia ( 18.5% vs 35.3% ), neutropenia ( 16.7% vs 31.4% ), anemia ( 14.8% vs 41.2% ) e neutropenia febbrile ( 3.7% vs 25.5% ) sono state meno frequenti per il braccio Blinatumomab rispetto al braccio chemioterapico di consolidamento.
Dallo studio è emerso che Blinatumomab può offrire un vantaggio in termini di sicurezza rispetto alla chemioterapia intensiva di consolidamento multi-farmaco. ( Xagena2021 )
Fonte: JAMA, 2021
Emo2021 Onco2021 Pedia2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Venetoclax, Umbralisib e Ublituximab con risposta adattata e limitata nel tempo per la leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Venetoclax e la combinazione orale di Decitabina più Cedazuridina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Attività di Venetoclax nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio VENICE-1
La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...