Kymriah a base di Tisagenlecleucel per il trattamento di leucemia linfoblastica acuta a cellule B in bambini e giovani adulti, linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma follicolare negli adulti


Kymriah è un medicinale per il trattamento dei seguenti tipi di tumori ematologici:

• leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) a cellule B in bambini e giovani adulti fino a 25 anni di età in cui il cancro non ha risposto a precedente trattamento, si è ripresentato due o più volte o ha recidivato dopo un trapianto di cellule staminali;

• linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) e linfoma follicolare ( FL ) negli adulti in cui il cancro ha recidivato o non ha risposto a due o più trattamenti precedenti.

Kymriah è un tipo di medicinale per terapia avanzata denominato prodotto di terapia genica, ossia che agisce introducendo geni nell’organismo.

Le forme di cancro ematologico approvate sono rare e Kymriah è stato qualificato come medicinale orfano ( medicinale utilizzato nelle malattie rare ) per la leucemia ALL a cellule B il 29 aprile 2014, per il linfoma DLBCL il 14 ottobre 2016 e per il linfoma FL il 19 luglio 2021.

Kymriah contiene il principio attivo Tisagenlecleucel ( globuli bianchi geneticamente modificati ).

Kymriah è realizzato utilizzando i globuli bianchi del paziente, che sono estratti dal sangue e geneticamente modificati in laboratorio.
Viene somministrato come singola infusione in vena, obbligatoriamente solo al paziente da cui sono stati prelevati i globuli bianchi utilizzati per prepararlo.
Prima della somministrazione di Kymriah il paziente deve sottoporsi a un breve ciclo di chemioterapia per l’eliminazione dei globuli bianchi.
Subito prima dell’infusione gli viene somministrato Paracetamolo e un antistaminico per ridurre il rischio di reazioni all’infusione.
Devono essere disponibili un medicinale denominato Tocilizumab e apparecchiature di emergenza nel caso in cui il paziente lamenti un effetto indesiderato potenzialmente grave, chiamato sindrome da rilascio di citochine, un’affezione potenzialmente mortale che può causare febbre, vomito, respiro affannoso, dolore e bassa pressione sanguigna.

Dopo il trattamento i pazienti devono essere attentamente monitorati per 10 giorni ai fini del controllo degli effetti collaterali; inoltre, è consigliabile che soggiornino nelle vicinanze di un ospedale specializzato per almeno 4 settimane.

Kymriah contiene linfociti T ( un tipo di globuli bianchi ) del paziente, che sono stati modificati geneticamente in laboratorio in modo da poter produrre una proteina chiamata recettore chimerico per l’antigene ( CAR ). Il CAR può legarsi a un’altra proteina sulla superficie delle cellule tumorali chiamata CD19.
Quando Kymriah è somministrato al paziente, i linfociti T modificati si legano alle cellule tumorali e le sopprimono, contribuendo di conseguenza all’eliminazione del cancro dall’organismo.

Leucemia linfoblastica acuta a cellule B - Lo studio principale su Kymriah per la ALL a cellule B è stato condotto su 92 bambini e giovani adulti ( di età compresa tra 3 e 25 anni ) nei quali il cancro aveva recidivato dopo precedente trattamento o non c'era stata risposta. Circa il 66% dei pazienti ha manifestato una risposta completa ( vale a dire non ha evidenziato segni di cancro residuo ) nei 3 mesi dopo il trattamento. Questo risultato è stato migliore di quelli osservati con i farmaci antitumorali Clofarabina e Blinatumomab o con un’associazione di Clofarabina, Ciclofosfamide ed Etoposide. Dodici mesi dopo il trattamento la probabilità di sopravvivenza è stata del 70%.

Linfoma diffuso a grandi cellule B - Lo studio principale su Kymriah per il linfoma DLBCL è stato condotto su 165 pazienti che avevano seguito almeno 2 precedenti trattamenti e non potevano essere sottoposti a trapianto di cellule staminali. Circa il 24% dei pazienti ha manifestato una risposta completa e il 34% ne ha manifestata almeno una parziale dopo un minimo di 3 mesi. Questi risultati sono paragonabili a quelli ottenuti da studi su pazienti sottoposti a trattamenti oncologici standard. Dodici mesi dopo il trattamento la probabilità di sopravvivenza è stata del 40%. La maggior parte dei pazienti che ha risposto alla terapia con Kymriah ha continuato a manifestare una risposta dopo 19 mesi.

Linfoma follicolare - Lo studio principale per il linfoma FL è stato condotto su 98 pazienti nei quali il cancro aveva recidivato dopo precedente trattamento o non vi aveva risposto. I pazienti erano stati sottoposti ad almeno due trattamenti precedenti. Il 69% circa ha evidenziato una risposta completa 3 mesi dopo il trattamento.

La maggior parte dei pazienti ha manifestato effetti indesiderati gravi. Gli effetti indesiderati gravi più comuni sono: sindrome da rilascio di citochine e diminuzione delle piastrine ( componenti che favoriscono la coagulazione del sangue ), dell’emoglobina ( proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno ) o dei globuli bianchi, compresi neutrofili e linfociti.
Altri effetti indesiderati molto comuni nei pazienti trattati per linfoma DLBCL e linfoma LF sono le infezioni gravi.

I pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B hanno esiti poco favorevoli e i miglioramenti riscontrati con Kymriah sono stati superiori a quelli ottenuti con altri farmaci per tale affezione.
Nei pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B trattati con Kymriah i risultati sono stati simili a quelli di altri trattamenti ma più duraturi, in base ai dati di uno studio in corso.
Kymriah ha anche dimostrato di indurre una risposta determinante nei pazienti affetti da linfoma follicolare.
Molti pazienti manifestano effetti indesiderati gravi, che possono comprendere sindrome da rilascio di citochine. Tuttavia tali effetti sono gestibili se vengono adottate misure adeguate.
Pertanto, l’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Kymriah sono superiori ai rischi.

La Società che commercializza Kymriah deve assicurarsi che gli ospedali nei quali viene somministrato il medicinale dispongano di competenze, strutture e formazione adeguate.
In caso di sindrome da rilascio di citochine deve essere disponibile Tocilizumab. ( Xagena2022 )

Fonte: EMA, 2022

Emo2022 Onco2022 Farma2022


Indietro

Altri articoli

Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...


Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...



L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...


In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...


La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...


Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...


La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...


La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...