Omissione della radioterapia in base alla PET nel linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio iniziale: studio GHSG HD17
Lo studio HYPO-RT-PC ha confrontato la radioterapia frazionata convenzionale con la radioterapia ultra-ipofrazionata nei pazienti con tumore prostatico localizzato.
L'ultra-ipofrazionamento è risultato non-inferiore al frazionamento convenzionale per quanto riguarda la sopravvivenza libera da fallimento a 5 anni, e la tossicità.
Nello studio HYPO-RT-PC si è valutato se la qualità di vita ( QOL ) riportata dal paziente differisse tra frazionamento convenzionale e ultra-ipofrazionamento fino a 6 anni dopo il trattamento.
HYPO-RT-PC è uno studio di fase 3 multicentrico, in aperto, randomizzato, controllato, di non-inferiorità, condotto in 12 Centri in Svezia e Danimarca.
I criteri di inclusione erano tumore prostatico a rischio da intermedio ad alto, verificato istologicamente ( definito come T1c-T3a con uno o due dei seguenti fattori di rischio: stadio T3a; punteggio di Gleason maggiore o uguale a 7; antigene prostatico specifico 10-20 ng/ml con nessuna evidenza di coinvolgimento dei linfonodi o metastasi a distanza ), età fino a 75 anni e performance status OMS 0-2.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale al frazionamento convenzionale ( 78.0 Gy in 39 frazioni, 5 giorni alla settimana per 8 settimane ) o all'ultraipofrazionamento ( 42.7 Gy in sette frazioni, 3 giorni alla settimana per 2.5 settimane ) stratificando per Centro, stadio T, punteggio di Gleason e antigene prostatico specifico ( PSA ).
La qualità di vita è stata misurata utilizzando la scala PCSS ( Prostate Cancer Symptom Scale ) e la scala EORTC QLQ-C30 ( European Organization for Research and Treatment of Cancer Quality-of-Life Questionnaire ) al basale, alla fine della radioterapia, ai mesi 3, 6, 12 e 24 dopo la radioterapia, successivamente ogni due anni fino a 10 anni e a 15 anni.
L'endpoint primario ( sopravvivenza libera da fallimento ) era stato già segnalato.
E' stata ora riportata la qualità di vita, un endpoint secondario analizzato nella popolazione per protocollo, fino a 6 anni dopo la radioterapia.
Tra il 2005 e il 2015 sono stati arruolati 1.200 pazienti e 1.180 sono stati assegnati in modo casuale ( frazionamento convenzionale n=591, ultra-ipofrazionamento n=589 ); 1.165 pazienti ( frazionamento convenzionale n=582, ultra-ipofrazionamento n=583 ) sono stati inclusi in questa analisi sulla qualità di vita.
158 su 223 pazienti ( 71% ) nel gruppo frazionamento convenzionale e 146 su 220 ( 66% ) nel gruppo ultra-ipofrazionamento hanno completato i questionari a 6 anni.
Il follow-up mediano è stato di 48 mesi.
In 7 sintomi o problemi intestinali su 10, la percentuale dei pazienti con peggioramenti clinicamente rilevanti alla fine della radioterapia è risultata significativamente più alta nel gruppo ultra-ipofrazionamento rispetto al gruppo frazionamento convenzionale ( frequenza delle feci P minore di 0.0001, urgenza di defecazione P=0.0013, flatulenza P=0.0013, crampi intestinali P minore di 0.0001, muco P=0.0014, sangue nelle feci P minore di 0.0001, e limitazione nell'attività quotidiana P=0.0014 ).
Non ci sono state differenze statisticamente significative nelle proporzioni di pazienti con sintomi o problemi urinari acuti clinicamente rilevanti ( totale 14 voci ) e funzionamento sessuale tra i due gruppi di trattamento alla fine della radioterapia.
Successivamente, non ci sono state differenze clinicamente rilevanti nel funzionamento urinario, intestinale o sessuale tra i gruppi.
Al follow-up a 6 anni non c'è stata differenza nell'incidenza di deterioramento clinicamente rilevante tra i gruppi per il disturbo urinario complessivo ( 43 su 132, 33%, vs 33 su 120, 28%, per l'ultra-ipofrazionamento; differenza media 5.1%; P=0.38 ), fastidio intestinale complessivo ( 43 su 129, 33%, vs 34 su 123, 28%; 5.7%; P=0.33 ), disturbo sessuale complessivo ( 75 su 126, 60%, vs 59 su 117, 50%; 9.1%; P=0.15 ), o salute globale / qualità di vita ( 56 su 134, 42%, vs 46 su 125, 37%; 5.0%; P=0.41 ).
Sebbene la tossicità acuta sia risultata maggiore per l'ultra-ipofrazionamento rispetto al frazionamento convenzionale, questa analisi della qualità di vita a lungo termine riportata dai pazienti ha mostrato che l'ultra-ipofrazionamento è risultato tollerato altrettanto bene del frazionamento convenzionale fino a 6 anni dopo il completamento del trattamento. Questi risultati supportano l'uso della radioterapia con ultra-ipofrazionamento per il tumore alla prostata a rischio da intermedio ad alto. ( Xagena2021 )
Fransson P et al, Lancet Oncology 2021; 22: 235-245
Emo2021 Onco2021 Med2021
Indietro
Altri articoli
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Modelli di progressione dopo inibitori del checkpoint immunitario per il linfoma di Hodgkin: implicazioni per la radioterapia
Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
Brentuximab Vedotin più regime AVD per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio iniziale: studio BREACH
La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...
Brentuximab vedotin con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina per il linfoma di Hodgkin correlato all'HIV in stadio II-IV
Brentuximab vedotin ( Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( regime AVD ) è approvato nella terapia...
Immunoterapia a base di Nivolumab associato a Brentuximab vedotin, un anticorpo monoclonale anti-CD30, nei pazienti recidivanti con linfoma di Hodgkin classico già sottoposti a trapianto autologo
In alcuni pazienti il linfoma di Hodgkin può non-rispondere al trattamento iniziale o ripresentarsi dopo un’apparente risposta poco tempo dopo...
Pembrolizumab più Vorinostat induce risposte nei pazienti con linfoma di Hodgkin refrattario a precedente blocco di PD-1
Uno studio di fase 1 ha valutato l’aggiunta di Vorinostat ( Zolinza ) a Pembrolizumab ( Keytruda ) nei pazienti...
Ibrutinib più RICE o RVICI per linfoma non-Hodgkin maturo a cellule B recidivato / refrattario in bambini e giovani adulti: studio SPARKLE
I risultati della Parte 1 dello studio globale di fase 3 SPARKLE, in aperto, randomizzato, supportano la valutazione continua di...