Confronto tra R-CHOP e chemioterapia sequenziale ad alto dosaggio in pazienti ad alto rischio con linfoma diffuso a grandi cellule B
Il vantaggio della chemioterapia ad alto dosaggio con trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ) come trattamento di prima linea nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B è ancora oggetto di dibattito.
È stato disegnato uno studio randomizzato di fase III per confrontare Rituximab più Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ( R-CHOP )-14 ( 8 cicli ) con Rituximab più chemioterapia sequenziale ad alto dosaggio ( R-HDS ) con trapianto autologo di cellule staminali.
Dal 2005 al 2011, 246 pazienti ad alto rischio con un alto-intermedio ( 56% ) o alto ( 44% ) punteggio IPI ( International Prognostic Index ) sono stati assegnati in modo casuale a R-CHOP o al braccio R-HDS, e 235 sono stati analizzati per intent-to-treat.
L'endpoint primario di efficacia dello studio era la sopravvivenza libera da eventi a 3 anni, e i risultati sono stati analizzati su base intent-to-treat.
La risposta clinica ( risposta completa, 78% vs 76%; risposta parziale, 5% vs 9% ) e i fallimenti ( nessuna risposta, 15% vs 11% e mortalità correlata al trattamento precoce, 2% vs 3% ) sono risultati simili dopo R -CHOP rispetto a R-HDS, rispettivamente.
Dopo un follow-up mediano di 5 anni, la sopravvivenza libera da eventi a 3 anni è stata del 62% rispetto al 65% ( P=0.83 ).
A 3 anni, rispetto al braccio R-CHOP, il braccio R-HDS ha presentato una migliore sopravvivenza libera da malattia ( 79% vs 91%, rispettivamente; P=0.034 ), ma questa poi è scomparsa a causa dei decessi tardivi associati al trattamento.
Nessuna differenza è stata rilevata in termini di sopravvivenza libera da progressione ( 65% vs 75%, rispettivamente; P=0.12 ), o sopravvivenza globale ( 74% vs 77%, rispettivamente; P=0.64 ).
Sono state osservate significativamente più alta tossicità ematologica ( P minore di 0.001 ) e più complicanze infettive ( P minore di 0.001 ) nel braccio R-HDS.
In conclusione, in questo studio, la chemioterapia intensiva R-HDS in prima linea con ASCT non ha migliorato la prognosi dei pazienti ad alto rischio con linfoma diffuso a grandi cellule B. ( Xagena2016 )
Cortelazzo S et al, J Clin Oncol 2016; 34: 4015-4022
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