Vemurafenib superiore alla Dacarbazina nel melanoma metastatico BRAF-mutato
I pazienti affetti da melanoma metastatico con mutazione BRAF V600, trattati con Vemurafenib ( Zelboraf ) hanno presentato una sopravvivenza globale significativamente migliore rispetto ai pazienti che hanno ricevuto Dacarbazina ( Deticene ).
Vemurafenib è un inibitore di BRAF.
Dallo studio BRIM-3 era emerso che Vemurafenib aveva ridotto il rischio di morte e di progressione della malattia ( p inferiore a 0.001 ).
Quest’altra analisi ha incluso i dati sui pazienti che inizialmente erano stati assegnati alla Dacarbazina ma che erano in seguito passati al trattamento con Vemurafenib dopo che erano emersi i suoi benefici.
Sono stati presi in esame 675 pazienti con melanoma di stadio IIIC o IV, non-trattato, inoperabile, con mutazione BRAF V600.
I pazienti sono stati trattati con 960 mg di Vemurafenib per os due volte al giorno oppure 1.000 mg/m2 di Dacarbazina, per via endovenosa, ogni 3 settimane.
Nel corso dello studio 84 pazienti sono passati da Dacarbazina al trattamento con Vemurafenib.
Il periodo osservazionale è stato pari a 13.4 mesi per il braccio Vemurafenib e 9.2 mesi per il braccio Dacarbazina.
La sopravvivenza globale mediana è stata di 13.6 mesi tra i pazienti che hanno ricevuto Vemurafenib e 9.7 mesi tra i pazienti che hanno assunto Dacarbazina.
La sopravvivenza globale a 12 mesi è stata del 56% nel braccio Vemurafenib e del 44% in quello Dacarbazina.
La sopravvivenza globale a 18 mesi è stata del 40% nel braccio Vemurafenib e del 35% nel braccio Dacarbazina.
Dopo aver escluso i pazienti che sono passati da Dacarbazina a Vemurafenib, l’hazard ratio ( HR ) è stato pari a 0.78 per la mortalità a favore di Vemurafenib.
Quando sono stati inclusi i pazienti che hanno abbandonato Dacarbazina per passare a Vemurafenib, l’HR era 0.79.
Nel braccio Vemurafenib sono stati riportati tassi più elevati di artralgia ( 56% vs 4% ), fatigue ( 47% vs 35% ), eruzione cutanea ( 41% vs 2% ) e fotosensibilità ( 40% vs 5% ); nel braccio Dacarbazina la nausea era l’effetto indesiderato più comune ( 45% vs 38% ).
Un totale di 24 pazienti ( 7% ) nel gruppo Vemurafenib ha interrotto il trattamento contro 7 pazienti ( 2% ) nel gruppo Dacarbazina. ( Xagena2013 )
Fonte: Society for Melanoma Research Congress, 2013
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