Aggiornamento sulla sopravvivenza con Ipilimumab più Nivolumab come neoadiuvante nel melanoma macroscopico in stadio III negli studi OpACIN e OpACIN-neo
Ipilimumab ( Yervoy ) più Nivolumab ( Opdivo ) nel setting neoadiuvante ha prodotto tassi di risposta elevati nei pazienti con melanoma macroscopico in stadio III. Questi tassi di risposta si sono tradotti in tassi di sopravvivenza elevati a breve termine.
Tuttavia, mancano dati sulla sopravvivenza a lungo termine e sulla recidiva della malattia.
Nello studio OpACIN, 20 pazienti con melanoma macroscopico in stadio III sono stati randomizzati a Ipilimumab 3 mg/kg più Nivolumab 1 mg/kg ogni 3 settimane per quattro cicli come adiuvante oppure in due cicli come neoadiuvante seguiti da due cicli nel setting adiuvante.
Nello studio OpACIN-neo, 86 pazienti con melanoma macroscopico in stadio III sono stati randomizzati al braccio A ( 2 x Ipilimumab 3 mg/kg più Nivolumab 1 mg/kg ogni 3 settimane ogni 3 settimane; n =30 ), braccio B ( 2 × Ipilimumab 1 mg/kg più Nivolumab 3 mg/kg ogni 3 settimane; n =30 ), o braccio C ( 2 x Ipilimumab 3 mg/kg ogni 3 settimane più 2 x Nivolumab 3 mg/kg ogni 2 settimane; n=26 ) seguito da intervento chirurgico.
La sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) mediane non sono state raggiunte in nessuno dei due studi.
Dopo un follow-up mediano di 69 mesi per OpACIN, 1/7 pazienti con una risposta patologica alla terapia nel settung neoadiuvante hanno presentato una recidiva di malattia.
I tassi stimati di sopravvivenza libera da recidiva e sopravvivenza globale a 5 anni per il braccio neoadiuvante sono stati del 70% e 90% contro il 60% e 70% per il braccio adiuvante.
Dopo un follow-up mediano di 47 mesi per OpACIN-neo, i tassi stimati di sopravvivenza libera da recidiva e sopravvivenza globale a 3 anni sono stati rispettivamente dell’82% e del 92%.
Il tasso stimato di sopravvivenza libera da recidiva a 3 anni per OpACIN-neo è stato del 95% per i pazienti con una risposta patologica rispetto al 37% per i pazienti senza una risposta patologica ( P minore di 0.001 ).
Nelle analisi di regressione multipla, la risposta patologica è stata il più forte predittore di recidiva di malattia.
Dei 12 pazienti con recidiva di malattia a distanza dopo la terapia neoadiuvante, 5 hanno risposto alla successiva terapia anti-PD-1 e 8 alla terapia mirata, sebbene 7 pazienti abbiano mostrato progressione dopo la risposta iniziale.
I dati aggiornati hanno confermato gli elevati tassi di sopravvivenza dopo l’inibizione del checkpoint con la combinazione neoadiuvante nel melanoma macroscopico in stadio III, soprattutto per i pazienti con risposta patologica. La risposta patologica è il più forte indicatore surrogato per l’esito a lungo termine. ( Xagena2023 )
Versluis JM et al, Ann Oncol 2023; 34: 420-430
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