L'immunoterapia con batteri vivi migliora il tasso di risposta nel mesotelioma pleurico maligno


L’immunoterapia con un batterio vivo in combinazione con la chemioterapia ha dimostrato oltre il 90% di controllo della malattia e un tasso di risposta del 59% nei pazienti con mesotelioma pleurico maligno, secondo i risultati di uno studio di fase Ib.

Il mesotelioma pleurico maligno è un tumore del rivestimento del polmone ed è raro, ma difficile da trattare.
Il trattamento di cura standard con la chemioterapia composta da Pemetrexed ( Alimta ) e Platino ottiene un tasso di risposta del 30%, ma un impatto modesto sulla sopravvivenza.

I pazienti con mesotelioma pleurico maligno esprimono con forza l'antigene mesotelina nel tumore.

CRS-207 è un batterio Listeria monocytogenes vivo attenuato che contiene due delezioni geniche in modo da diminuire la patogenicità ed è stato anche progettato per esprimere mesotelina.
In studi iniziali, CRS-207 ha indotto una risposta anti-mesotelina e immunità cellulare specifica in pazienti con tumori che esprimono mesotelina.
Altri dati hanno indicato che questa immunoterapia ha un effetto sinergico con la chemioterapia.

L'attuale studio ha esaminato l'impatto di CRS-207 in combinazione con la chemioterapia standard nei pazienti affetti da mesotelioma avanzato resecabile che erano candidati per la chemioterapia.
Sono stati inclusi 38 pazienti che hanno ricevuto due infusioni di CRS-207 a due settimane di distanza, fino a sei cicli di Pemetrexed più Cisplatino a tre settimane di distanza, seguiti da due ulteriori infusioni di CRS-207 a tre settimane l'una dall'altra.
I pazienti eleggibili hanno ricevuto terapia di mantenimento con CRS-207 ogni otto settimane.
I pazienti sono stati seguiti ogni otto settimane fino a progressione della malattia.

Dopo un follow-up mediano di 9.4 mesi, i ricercatori hanno trovato che il 59% dei pazienti ha presentato una risposta parziale e il 35% ha avuto una stabilizzazione della malattia, per un tasso di controllo della malattia nel complesso del 94%.

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 8.5 mesi.

I pazienti che hanno ricevuto la combinazione di CRS-207 e chemioterapia hanno presentato un’elevata risposta, con controllo della malattia superiore al 90%.

Gli effetti collaterali principali associati alla somministrazione di CRS-207 sono stati picco di temperatura e brividi.
Questi riguardavano l'infusione e si sono risolti entro 24 ore.
La sicurezza di CRS-207 è risultata notevole ed è stato ben tollerato in combinazione con Pemetrexed e la chemioterapia con Platino.
Non sembra esserci stata alcuna tossicità cumulativa.

L’analisi immunoistochimica in tre pazienti ha mostrato marcato reclutamento ed espansione dei leucociti infiltranti il tumore dopo la somministrazione della terapia.
E’ stato anche riscontrato un miglioramento delle cellule infiltranti CD8+, macrofagi e cellule natural killer.

È stata osservata una buona attivazione immunitaria che ha confermato le ipotesi precliniche per utilizzare CRS-207, agendo sia sull’immunità innata che adattativa.

CRS-207 per i pazienti affetti da mesotelioma ha dato risultati preliminari incoraggianti, indicando attività clinica superiore quando viene aggiunto alla chemioterapia standard.
È necessario valutare l'impatto di CRS-207 in uno studio randomizzato attualmente in fase di progettazione. (Xagena2016 )

Fonte: European Cancer Lung Conference ( ELCC ), 2016

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