Trattamento della mielofibrosi indipendentemente dalle citopenie di base: Pacritinib versus migliore terapia disponibile


Le terapie disponibili per la mielofibrosi possono esacerbare le citopenie e non sono indicate per i pazienti con trombocitopenia grave.
Pacritinib, che inibisce sia JAK2 che FLT3, ha indotto risposte spleniche con mielosoppressione limitata in studi di fase 1-2.

E' stata valutata l'efficacia e la sicurezza di Pacritinib rispetto alla migliore terapia disponibile nei pazienti con mielofibrosi indipendentemente dalle citopenie di base.

Lo studio internazionale, multicentrico, randomizzato di fase 3, PERSIST-1, è stato condotto in 67 Centri in 12 Paesi.
I pazienti con mielofibrosi ad alto rischio ( senza esclusione per l'anemia o la trombocitopenia di base ) sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Pacritinib 400 mg una volta al giorno o la migliore terapia disponibile ( BAT ), escludendo gli inibitori JAK2, fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile.

L'endpoint primario era la riduzione del volume della milza del 35% o più dal basale alla settimana 24 nella popolazione intention-to-treat, valutata mediante risonanza magnetica o tomografia computerizzata.
Sono state fatte analisi di sicurezza in tutti i pazienti randomizzati che hanno ricevuto entrambi i trattamenti.

Tra il 2013 e il 2014, 327 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Pacritinib ( n=220 ) o a migliore terapia disponibile ( n=107 )

Il periodo di follow-up mediano è stato di 23.2 mesi.

Alla settimana 24, l'endpoint primario di riduzione del volume splenico del 35% o più è stato raggiunto da 42 ( 19% ) pazienti nel gruppo trattato con Pacritinib contro 5 ( 5% ) pazienti nel gruppo migliore terapia disponibile ( P=0.0003 ).

90 pazienti nel gruppo migliore terapia disponibile sono passati a ricevere Pacritinib a una mediana di 6.3 mesi.

Gli eventi avversi di grado 3-4 più comuni fino alla settimana 24 sono stati anemia ( n=37, 17% ), trombocitopenia ( n=26, 12% ) e diarrea ( n=11, 5% ) nel gruppo trattato con Pacritinib e anemia ( n=16, 15% ), trombocitopenia ( n=12, 11% ), dispnea ( n=3, 3% ) e ipotensione ( n=3, 3% ) nel gruppo migliore terapia disponibile.

Gli eventi avversi gravi più comuni verificatisi alla settimana 24 sono stati anemia ( 10, 5% ), insufficienza cardiaca ( 5, 2% ), piressia ( 4, 2% ), e polmonite ( 4, 2% ) con Pacritinib e anemia ( 5, 5% ), sepsi ( 2, 2% ) e dispnea ( 2, 2% ) con migliore terapia disponibile.

Sono stati osservati decessi a causa di eventi avversi in 27 ( 12% ) pazienti nel gruppo trattato con Pacritinib e 14 ( 13% ) pazienti nel gruppo migliore terapia disponibile per tutta la durata dello studio.

La terapia con Pacritinib è stata ben tollerata e ha indotto una riduzione del volume della milza significativa e prolungata, e una riduzione dei sintomi, anche nei pazienti con grave citopenia di base.
Pacritinib potrebbe rappresentare una opzione di trattamento per i pazienti con mielofibrosi, compresi quelli con citopenia basale per i quali le opzioni sono particolarmente limitate. ( Xagena2017 )

Mesa RA et al, Lancet Haematology 2017; 4: 225-236

Emo2017 Farma2017


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