Ruolo della chirurgia nel trattamento dei pazienti con neuroblastoma di stadio 4 di età uguale o superiore a 18 mesi alla diagnosi


Anche se il trattamento intensivo multimodale ha migliorato la prognosi dei pazienti con neuroblastoma metastatico, l’impatto della resezione del tumore primario sull’esito è ancora oggetto di dibattito tra i medici.

È stato condotto uno studio che ha incluso 278 pazienti dello studio prospettico tedesco NB97 con neuroblastoma di stadio 4, ed età alla diagnosi uguale o superiore a 18 mesi.

I dati relativi all’intervento e agli esami di diagnostica per immagini sono stati rivisti da due medici esperti e l’estensione delle resezioni di malattia sono state correlate con il tasso di controllo locale e con l’esito.

I fattori di rischio presenti alla diagnosi e definiti grazie alle immagini sono risultati predittivi della estensione della resezione del tumore alla prima ( P inferiore a 0.001 ) e alla migliore ( P inferiore a 0.001 ) operazione.

Nessun paziente è deceduto per l’intervento chirurgico.

Prima della chemioterapia, resezione completa, resezione incompleta e biopsia o nessun intervento chirurgico sono state effettuate, rispettivamente, nel 6.1%, 5.0% e 88.5% dei pazienti.

L’estensione della prima operazione non ha avuto alcun impatto sulla sopravvivenza libera da eventi ( P=0.207 ), sopravvivenza libera da progressione locale ( P = 0.195 ) e sopravvivenza generale ( P=0.351 ).

Dopo la chemioterapia di induzione, il 54.7% dei pazienti è stato sottoposto a resezione completa del tumore primario, il 30.6% a resezione incompleta e il 13.3% è stato sottoposto solo a biopsia o non ha affrontato alcun intervento chirurgico sul tumore primario.

Anche l’estensione del miglior intervento non ha avuto impatto su sopravvivenza libera da eventi ( P=0.877 ), sopravvivenza libera da progressione locale ( P=0.299 ) e sopravvivenza generale ( P=0.778 ).

Inoltre, le analisi multivariate hanno dimostrato che l’intervento chirurgico non influenza la sopravvivenza libera da eventi, la sopravvivenza libera da progressione locale e la sopravvivenza generale.

In conclusione, nei pazienti con neuroblastoma di stadio 4 ed età alla diagnosi uguale o superiore a 18 mesi trattati in modo intensivo, l’intervento chirurgico sul tumore primario non ha impatto sul tasso di controllo locale e sull’esito. ( Xagena2013 )

Simon T et al, J Clin Oncol 2013; 31: 752-758

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