Benralizumab per la sindrome ipereosinofila negativa a PDGFRA


La sindrome ipereosinofila è rappresentata da un gruppo di malattie definite da eosinofilia marcata nel sangue o nei tessuti e manifestazioni cliniche correlate agli eosinofili.
Benralizumab ( Fasenra ) è un anticorpo monoclonale contro il recettore alfa dell'interleuchina-5 ( IL-5 ), che è espresso sugli eosinofili umani.

In uno studio di fase 2 randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, sono state somministrate 3 iniezioni sottocutanee mensili di Benralizumab alla dose di 30 mg oppure placebo in 20 pazienti sintomatici che avevano la sindrome ipereosinofila negativa a PDGFRA ( platelet-derived growth factor receptor A ), e una conta assoluta degli eosinofili di almeno 1.000 cellule per millimetro cubo; tutti i pazienti stavano ricevendo una terapia stabile ( farmaci o cambiamenti dietetici ) per questa malattia.

Questo regime è stato seguito da una fase in aperto, durante la quale la terapia di base del paziente poteva essere ridotta come tollerato, e una fase di estensione.

L'endpoint primario della fase randomizzata era una riduzione di almeno il 50% nella conta assoluta degli eosinofili alla settimana 12.

Durante la fase randomizzata, l'endpoint primario si è verificato in più pazienti nel gruppo Benralizumab rispetto al gruppo placebo ( 9 su 10 pazienti, 90%, vs 3 su 10 pazienti, 30%, P=0.02 ).

Durante la fase in aperto, sono state osservate risposte cliniche ed ematologiche in 17 pazienti su 19 ( 89% ) e sono state mantenute per 48 settimane in 14 pazienti su 19 ( 74% ); in quest'ultimo gruppo, in 9 su 14 pazienti ( 64% ), le terapie di base sono state ridotte gradualmente.

Anche l'eosinofilia del midollo osseo e tissutale sono state soppresse con la terapia con Benralizumab.

I più comuni eventi avversi correlati al farmaco, mal di testa e un elevato livello di lattato deidrogenasi si sono verificati nel 32% dei pazienti dopo la prima dose di Benralizumab e si sono risolti entro 48 ore in tutti i pazienti.

Altri eventi avversi si sono verificati con frequenza simile nei due gruppi.

In questo piccolo studio di fase 2, i pazienti con sindrome ipereosinofila negativa per PDGFRA che hanno ricevuto Benralizumab per 12 settimane hanno avuto una conta assoluta di eosinofili più bassa di quelli che hanno ricevuto placebo.
Durante la fase in aperto, le risposte cliniche ed ematologiche sono state mantenute per 48 settimane nel 74% dei pazienti.
Gli eventi avversi non hanno limitato il trattamento. ( Xagena2019 )

Kuang FL et al, N Engl J Med 2019; 380:1336-1346

Emo2019 Farma2019


Indietro

Altri articoli

Ayvakyt, il cui principio attivo è Avapritinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento del tumore stromale del tratto...


Il trattamento mirato a KIT e PDGFRA con Imatinib ha rivoluzionato il trattamento nel tumore stromale del tratto gastrointestinale; tuttavia,...


La Commissione europea ( CE ) ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata ad Ayvakyt ( Avapritinib ) come monoterapia...


La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato Ayvakit ( Avapritinib ) per il trattamento degli adulti...


Non è chiaro se la durata di Imatinib ( Glivec ) adiuvante influenzi il significato prognostico delle mutazioni del recettore...


I tumori stromali gastrointestinali ( GIST ) wild-type, che mancano di mutazioni geniche KIT e PDGFRA, sono la forma primaria...


Esperimenti su animali hanno dimostrato che una lesione demielinizzante indotta da lisofosfatidilcolina viene completamente rimielinizzata.Il processo di rimielinizzazione è accelerato...