Studio SPIRIT III: lo stent a rilascio di Everolimus migliora la sopravvivenza libera da eventi rispetto allo stent medicato con Paclitaxel
Nello studio SPIRIT III ( Clinical Evaluation of the Xience V Everolimus Eluting Coronary Stent System in the Treatment of Patients with de novo Native Coronary Artery Lesions III ) uno stent a rilascio di Everolimus ( Xience ), confrontato con lo stent a rilascio di Paclitaxel ( Taxus ), ha mostrato una riduzione statisticamente significativa della perdita tardiva del lume in-segmento all’esame angiografico a 8 mesi e tassi non-inferiori di fallimento del vaso target ( morte cardiaca, infarto del miocardio, rivascolarizzazione del vaso bersaglio ) a 1 anno.
La sicurezza e l’efficacia dello stent a eluizione di Everolimus dopo 1 anno non sono state documentate.
In totale, 1.002 pazienti con, fino a, 2 lesioni coronariche native de novo ( diametro del vaso di riferimento da 2.5 a 3.75 mm; lunghezza della lesione inferiore o uguale a 28 mm ) sono stati randomizzati, in un rapporto 2:1, a ricevere uno stent medicato con Everolimus o uno a rilascio di Paclitaxel.
La terapia antiaggregante piastrinica era costituita da Acido Acetilsalicilico ( Aspirina, ASA ) per un tempo indefinito e una tienopiridina per 6 o più mesi.
Tra 1 e 2 anni, i pazienti trattati con stent a rilascio di Everolimus, rispetto a quelli trattati con stent a base di Paclitaxel tendevano a sviluppare un numero inferiore di episodi di trombosi dello stent ( 0.2% versus 1.0%; P=0.10 ) e infarti del miocardio ( 0.5% versus 1.7%; P=0.12 ), con tassi simili di morte cardiaca ( 0.3% versus 0.3%; P=1.0 ) e rivascolarizzazione del vaso target ( 2.9% versus 3.0%; P=1.0 ).
Come risultato, al completamento dei 2 anni di follow-up il trattamento con stent a rilascio di Everolimus, rispetto a quello a rilascio di Paclitaxel, ha portato a una significativa riduzione del 32% nel fallimento del vaso target ( 10.7% versus 15.4%; hazard ratio, HR=0.68; P=0.04 ) e a una riduzione del 45% negli eventi avversi cardiaci maggiori ( morte cardiaca, infarto del miocardio o rivascolarizzazione della lesione target; 7.3% versus 12.8%; hazard ratio, HR=0.55; P=0.004 ).
Tra i 360 pazienti che hanno interrotto Clopidogrel ( Plavix ) o Ticlopidina ( Tiklid ) dopo 6 mesi, la trombosi dello stent si è sviluppata nello 0.4% dei pazienti trattati con stent a rilscio di Everolimus e nel 2.6% dei pazienti trattati con stent a rliascio di Paclitaxel ( P=0.10 ).
In conclusione, i pazienti trattati con stent a rilascio di Everolimus, rispetto a quelli trattati con stent a rilascio di Paclitaxel, hanno mostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da eventi dopo 2 anni di follow-up dello studio SPIRIT III, con divergenze continue nelle curve di rischio per fallimento del vaso target e per eventi avversi cardiaci maggiori ( MACE ) nel periodo compreso tra 1 e 2 anni.
Le incoraggianti tendenze verso un numero inferiore di episodi di trombosi dello stent dopo 6 mesi nei pazienti trattati con stent medicato con Everolimus che hanno interrotto un trattamento con una tienopiridina, e dopo 1 anno in tutti i pazienti trattati con stent a rilascio di Everolimus rispetto a quellli trattati con stent a rilascio di Paclitaxel, meritano ulteriori approfondimenti. ( Xagena2009 )
Stone GW et al, Circulation 2009; 119: 680-686
Cardio2009 Farma2009
Indietro
Altri articoli
Mortalità in studi randomizzati e controllati che utilizzano dispositivi rivestiti di Paclitaxel per procedure interventistiche femoropoplitee
Numerosi studi clinici randomizzati e studi nel mondo reale hanno supportato la sicurezza dei dispositivi rivestiti di Paclitaxel per il...
Relacorilant più nab-Paclitaxel nei pazienti con carcinoma ovarico recidivante resistente al Platino
Nonostante i progressi terapeutici, gli esiti per le pazienti con tumore all'ovaio resistente / refrattario al Platino rimangono sfavorevoli. La...
Paclitaxel orale più Encequidar rispetto a Paclitaxel endovenoso nei pazienti con tumore al seno metastatico
L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni...
NALIRIFOX versus Nab-Paclitaxel e Gemcitabina nei pazienti naive al trattamento con adenocarcinoma duttale pancreatico metastatico: studio NAPOLI 3
L’adenocarcinoma duttale pancreatico rimane una delle neoplasie più letali, con poche opzioni di trattamento. NAPOLI 3 ha confrontato l’efficacia e...
Trastuzumab in combinazione con Ramucirumab e Paclitaxel nei pazienti con tumore avanzato della giunzione gastrica o gastroesofagea, precedentemente trattato, positivo a HER2
La chemioterapia contenente Trastuzumab ( Herceptin ) è il regime di prima linea raccomandato per il tumore avanzato dello stomaco...
La terapia di combinazione con Topotecan, Paclitaxel e Bevacizumab migliora la sopravvivenza libera da progressione nelle pazienti con tumore neuroendocrino della cervice ricorrente di alto grado: studio NeCTuR
Il tumore neuroendocrino della cervice ricorrente di alto grado ha una prognosi molto sfavorevole e opzioni di trattamento attivo limitate. È...
Efficacia e sicurezza di Paclitaxel settimanale più Vistusertib versus Paclitaxel da solo in pazienti con carcinoma sieroso ovarico di alto grado resistente al Platino: studio OCTOPUS
Le pazienti con carcinoma ovarico sieroso di alto grado resistente o refrattario al Platino ( PR-HGSC ) hanno una prognosi...
Radioterapia e Paclitaxel più Pazopanib o placebo nel tumore anaplastico della tiroide
Il tumore tiroideo anaplastico è un tumore raro e aggressivo senza trattamento locale standard basato sulla radioterapia. Sulla base dei...
nab-Paclitaxel settimanale rispetto a Paclitaxel formulato con solvente dose-dense seguito da Epirubicina dose-dense più Ciclofosfamide nel tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio HR+/HER2-: studio WSG-ADAPT-HR+/HER2-
Nel tumore al seno in fase iniziale ( EBC ) positivo ai recettori ormonali / negativo al recettore 2 del...
Valutazione del saggio HER2DX nei pazienti con tumore mammario ERBB2-positivo trattati con Paclitaxel neoadiuvante, Trastuzumab e Pertuzumab
I pazienti con tumore mammario positivo a ERBB2 ( precedentemente HER2 ) ( ERBB2+ BC ) che manifestano una risposta...