Efficacia e sicurezza di Pembrolizumab per il linfoma di Hodgkin classico recidivato o refrattario


Le cellule Reed-Sternberg del linfoma di Hodgkin trasportano alterazioni nel cromosoma 9p24.1, portando ad una sovraespressione del ligando PD-L1 e di PD-L2
Pembrolizumab ( Keytruda ), un anticorpo anti-PD-1, ha dimostrato un'alta percentuale di risposta globale ( ORR ) nei pazienti con linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario ( rrHL ) negli studi di fase I.

KEYNOTE-087 è uno studio di fase II di Pembrolizumab a singolo braccio che ha coinvolto tre gruppi di pazienti con linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario, definiti sulla base della progressione del linfoma dopo (1) trapianto autologo di cellule staminali e successivo trattamento con Brentuximab vedotin; (2) chemioterapia di salvataggio e Brentuximab vedotin, e quindi inammissibilità al trapianto a causa della malattia chemioresistante; (3) trapianto autologo di cellule staminali, ma senza Brentuximab vedotin dopo il trapianto.

I pazienti hanno ricevuto Pembrolizumab 200 mg una volta ogni 3 settimane. La risposta è stata valutata ogni 12 settimane.

Gli endpoint primari erani: tasso di risposta obiettiva e sicurezza.

Sono stati arruolati e trattati 210 pazienti ( 69 nella coorte 1, 81 nella coorte 2 e 60 nella coorte 3 ).
Al momento dell'analisi, i pazienti avevano ricevuto una mediana di 13 cicli di trattamento. 

Il tasso di risposta obiettiva è stato del 69.0% e il tasso di risposta completo è stato del 22.4%.

In base alla coorte, il tasso di risposta obiettiva è stato pari a 73.9% per la coorte 1, 64.2% per la coorte 2 e 70.0% per la coorte 3.
31 pazienti hanno avuto una risposta di 6 mesi o più lunga

Il profilo di sicurezza è stato in gran parte coerente con gli studi precedenti con Pembrolizumab.

In conclusione, Pembrolizumab è risultato associato ad elevati tassi di risposta e a un profilo di sicurezza accettabile nei pazienti con linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario, offrendo un nuovo paradigma di trattamento per questa malattia. ( Xagena2017 )

Chen R et al, J Clin Oncol 2017; 35: 2125-2132

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