Il trattamento di prima linea con Pembrolizumab associato a Pemetrexed e Carboplatino può avere un impatto sulla vita dei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule non-squamoso
Nel tumore del polmone la combinazione dell'immunoterapico Pembrolizumab ( Keytruda ) con la chemioterapia ( Pemetrexed e Carboplatino ) ha mostrato miglioramenti significativi dei risultati osservati nelle precedenti analisi, incluso un incremento sia nel tasso di risposta obiettiva ( ORR ) che nella sopravvivenza libera da progressione di malattia ( PFS ), rispetto alla sola chemioterapia.
Con una mediana di 18.7 mesi di follow-up, più della metà dei pazienti nel braccio di combinazione con Pembrolizumab hanno risposto alla terapia rispetto a circa un terzo nel braccio con Pemetrexed più Carboplatino ( ORR: 56.7% versus 31.7% [ IC 95%, 7.2-40.9 ], p=0.0029 ).
L’aggiornamento dei risultati dello studio di fase II KEYNOTE-021G è stato presentato al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica ( ESMO ), e ha riguardato pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) non-squamoso, con o senza espressione PD-L1, in prima linea di trattamento.
Di rilievo la riduzione del rischio di progressione e di mortalità di oltre il 40%, con una separazione delle due curve di sopravvivenza ( hazard ratio, HR=0.59 ), che era appena percepibile con un più breve follow-up.
Inoltre, il dato di efficacia non è stato inficiato da una maggiore tossicità, che avrebbe potuto esser presente prolungando l'esposizione ai farmaci.
Seppur questi dati necessitano di una validazione con lo studio di fase III KEYNOTE-189, sono incoraggianti, soprattutto per quei pazienti che attualmente vengono trattati con la doppietta chemioterapica non avendo un'espressione di PD-L1 tale da poter beneficiare della monoterapia con Pembrolizumab in prima linea.
È stata confermata la riduzione del rischio di progressione o di mortalità in circa la metà dei pazienti del braccio di combinazione con Pembrolizumab rispetto alla sola chemioterapia ( HR=0.54 [ IC 95%, 0.33-0.88, p=0.0067 ] ).
Inoltre, nonostante il crossover, si continua a osservare un trend di miglioramento nella sopravvivenza globale per i pazienti trattati con la combinazione con Pembrolizumab rispetto alla sola chemioterapia ( Pemetrexed e Carboplatino ) ( HR=0.59 [ IC 95%, 0.34-1.05, p=0.03 ] ). ( Xagena2017 )
Fonte: ESMO - European Society of Clinical Oncology Meeting, 2017
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