Pembrolizumab nei pazienti con melanoma o con tumore del polmone non-a-piccole cellule e metastasi cerebrali non-trattate
L'immunoterapia mirata all'asse PD-1 ha attività in diversi tipi di tumore.
E’ stata stabilita l'attività e la sicurezza dell’inibitore PD-1, Pembrolizumab ( Keytruda ), nei pazienti con metastasi cerebrali non-trattate da melanoma o da carcinoma ai polmoni non-a-piccole cellule ( NSCLC ).
In uno studio non-randomizzato, in aperto, di fase 2, sono stati arruolati pazienti di età uguale o superiore ai 18 anni, con melanoma o tumore del polmone non-a-piccole cellule con metastasi cerebrali non-trattate, che facevano riferimento al Yale Cancer Center.
I pazienti avevano almeno una metastasi non-trattata o una metastasi progressiva cerebrale tra 5 e 20 mm di diametro senza sintomi neurologici associati o la necessità di corticosteroidi.
I pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule presentavano tessuto tumorale positivo per l'espressione di PD-L1; questo non era necessario per i pazienti con melanoma.
I pazienti hanno ricevuto 10 mg/kg ogni 2 settimane di Pembrolizumab fino a progressione.
L'endpoint primario era la risposta delle metastasi cerebrali valutata in tutti i pazienti trattati.
Lo studio è in corso ed è stata presentata un'analisi preliminare.
Tra il 2014 e il 2015 sono stati esaminati 52 pazienti con metastasi non-trattate o progressive del cervello ( 18 con melanoma, 34 con tumore NSCLC ), e ne sono stati selezionati 36 ( 18 con melanoma, 18 con tumore NSCLC ).
Una risposta delle metastasi cerebrali è stata ottenuta in 4 ( 22% ) dei 18 pazienti con melanoma e in 6 ( 33% ) dei 18 pazienti con NSCLC.
Le risposte sono state di lunga durata, con tutti i pazienti tranne uno con tumore NSCLC che hanno risposto con risposta in corso al momento dell’analisi dei dati.
Gli eventi avversi correlati al trattamento gravi e di grado 3-4 sono stati: elevati valori di aminotransferasi di grado 3 ( n=1, 6% ) nella coorte melanoma, e colite di grado 3 ( n=1, 6% ), polmonite di grado 3 ( n=1, 6% ), affaticamento di grado 3 ( n=1, 6% ), iperkaliemia di grado 4 ( n=1, 6% ) e lesione acuta del rene di grado 2 ( n=1, 6% ) nella coorte NSCLC.
Gli eventi avversi neurologici clinicamente significativi hanno incluso disfunzione cognitiva transitoria di grado 3 e convulsioni di grado 1-2 ( n=3, 17% ) nella coorte melanoma.
Pembrolizumab ha mostrato attività nelle metastasi cerebrali dei pazienti con melanoma o tumore del polmone non-a-piccole cellule con un profilo di sicurezza accettabile, il che suggerisce un possibile ruolo per l'immunoterapia sistemica nei pazienti con metastasi cerebrali non-trattate o progressive. ( Xagena2016 )
Goldberg SB et al, Lancet 2016; 17: 976-983
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