Pembrolizumab per i linfomi a cellule B recidivanti o refrattari alla terapia con cellule CAR-T mirata a CD19
I linfociti T modificati per il recettore chimerico dell'antigene ( CAR-T ) mirati a CD19 ottengono remissioni durevoli in circa il 30-40% dei linfomi a grandi cellule B recidivanti / refrattari.
L'esaurimento dei linfociti T e/o un microambiente tumorale immunosoppressore possono contribuire al fallimento della terapia con cellule CAR-T.
Pembrolizumab ( Keytruda ), un inibitore del checkpoint immunitario anti-PD1, può invertire l'esaurimento dei linfociti T dopo la terapia con cellule CAR-T.
Sono stati trattati 12 pazienti con linfomi a cellule B che erano refrattari alla terapia con cellule CAR-T mirate a CD19 ( n=9 ) o recidivanti dopo la terapia con cellule CAR-T mirate a CD19 ( n=3 ) ( 4-1BB-costimolato ) con Pembrolizumab 200 mg per via endovenosa ogni 3 settimane.
Il tempo mediano dall'infusione di cellule CAR-T alla prima dose di Pembrolizumab è stato di 3.3 mesi.
Pembrolizumab è risultato ben tollerato e l’unico evento avverso di grado maggiore o uguale a 3 correlato a Pembrolizumab è stata la neutropenia ( n=3; 25% ).
Il miglior tasso di risposta globale ( ORR ) dopo Pembrolizumab è stato del 25% ( 3 su 12 pazienti; 1 risposta completa; 2 risposte parziali ).
Un paziente ( 8% ) aveva una malattia stabile; quindi, 4 su 12 pazienti ( 33% ) hanno manifestato un beneficio clinico.
Dopo Pembrolizumab, 4 pazienti con beneficio clinico hanno presentato un aumento della percentuale di cellule CAR-T alla citometria di massa CyTOF ( Cytometry by Time of Flight ); 3 su 4 di questi pazienti hanno anche avuto aumenti dei livelli dell'espressione transgenica di CAR19 al qPCR ( reazione a catena della polimerasi quantitativa ).
La profilazione immunitaria profonda mediante CyTOF ha rivelato una maggiore attivazione e proliferazione delle cellule CAR-T e un minore esaurimento delle cellule T nei responder clinici.
Insieme, il blocco di PD-1 con Pembrolizumab dopo la terapia con cellule CAR-T mirate a CD19 sembra sicuro e può ottenere risposte cliniche in alcuni pazienti con linfomi a cellule B refrattari o recidivanti dopo la terapia CAR-T. ( Xagena2022 )
Chong EA et al, Blood 2022; 139: 1026-1038
Emo2022 Onco2022 Med2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Terapia neoantigenica individualizzata mRNA-4157 ( V940 ) più Pembrolizumab versus monoterapia con Pembrolizumab nel melanoma resecato: studio KEYNOTE-942
Gli inibitori del checkpoint sono il trattamento adiuvante standard per il melanoma resecato in stadio IIB-IV, ma molti pazienti recidivano. Si...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Esiti riferiti dai pazienti con carcinoma uroteliale avanzato non-idonei al trattamento con Cisplatino e trattati con Enfortumab vedotin di prima linea da solo o con Pembrolizumab
Il tumore uroteliale localmente avanzato / metastatico ( la/mUC ) influisce sulla qualità di vita ( QOL ) e sul...
Studio KEYNOTE-B21: Pembrolizumab associato a chemioterapia nel cancro dell’endometrio non ha raggiunto l’endpoint primario di sopravvivenza libera da malattia
L’aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) alla chemioterapia nel setting adiuvante non ha conferito un miglioramento significativo della sopravvivenza libera...
Coorte B dello studio KEYNOTE-057: Pembrolizumab è attivo nei pazienti con carcinoma della vescica non-muscolo invasivo ad alto rischio, non-responsivo a BCG
I dati della coorte B dello studio di fase II KEYNOTE-057 hanno indicato che Pembrolizumab ( Keytruda ) era attivo...
Pembrolizumab più chemioterapia versus sola chemioterapia nel mesotelioma pleurico avanzato non-trattato
Il mesotelioma pleurico si presenta solitamente in uno stadio avanzato e incurabile. La chemioterapia con Platino - Pemetrexed è un...
Pembrolizumab più chemioterapia rispetto a placebo più chemioterapia per il tumore gastrico avanzato HER2-negativo: studio KEYNOTE-859
Gli inibitori di PD-1 combinati con la chemioterapia hanno mostrato efficacia nel tumore gastrico o della giunzione gastro-esofagea. Sono state confrontate...
Lenvatinib più Pembrolizumab per il melanoma con progressione confermata con un inibitore PD-1 o PD-L1 somministrati in monoterapia o in combinazione: studio LEAP-004
Sono necessari trattamenti efficaci per il melanoma che progredisce con gli inibitori PD-1 o PD-L1. È stato condotto lo studio...
Pembrolizumab più Trastuzumab e chemioterapia per adenocarcinoma della giunzione gastro-esofagea o gastrico HER2-positivo: studio KEYNOTE-811
Le evidenze dell’efficacia del blocco combinato di PD-1 e HER2 con la chemioterapia sulla sopravvivenza libera da progressione ( PFS...
Pembrolizumab nel linfoma primario mediastinico a grandi cellule B recidivante o refrattario: analisi finale di KEYNOTE-170
Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...