Pembrolizumab più Dinaciclib nei pazienti con neoplasie ematologiche: studio KEYNOTE-155
I dati preclinici hanno dimostrato che la combinazione di un inibitore anti-PD-1 con un inibitore della chinasi ciclina-dipendente 9 ( CDK9 ) ha fornito una maggiore attività antitumorale senza tossicità significative, indicando che questa combinazione potrebbe essere una potenziale opzione terapeutica.
Lo studio multicoorte di fase 1 KEYNOTE-155 ha valutato la sicurezza e l'attività antitumorale dell'inibitore PD-1 Pembrolizumab ( Keytruda ) più l'inibitore CDK9 Dinaciclib nei pazienti con leucemia linfatica cronica ( CLL ) recidivante o refrattaria ( rr ), linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) e mieloma multiplo ( MM ).
I pazienti arruolati avevano un'età maggiore o uguale a 18 anni con una diagnosi confermata di CLL, DLBCL o MM.
Lo studio ha compreso 2 fasi: una fase di valutazione della dose per determinare le tossicità dose-limitanti e una fase di rilevamento del segnale.
I pazienti hanno ricevuto Pembrolizumab 200 mg ogni 3 settimane più Dinaciclib 7 mg/m2 il giorno 1 e 10 mg/m2 il giorno 8 del ciclo 1 e 14 mg/m2 i giorni 1 e 8 del ciclo 2 e successivi.
L'endpoint primario era la sicurezza e un endpoint secondario chiave era il tasso di risposta obiettiva ( ORR ).
Sono stati arruolati 72 pazienti e hanno ricevuto 1 dose o più del trattamento in studio ( CLL, n=17; DLBCL, n=38; MM, n=17 ).
L'associazione Pembrolizumab più Dinaciclib è risultata generalmente ben tollerata e non ha prodotto tossicità inaspettate.
I tassi di risposta obiettiva sono stati, rispettivamente, pari a 29.4% ( 5/17, rrCLL ), 21.1% ( 8/38, rrDLBCL ) e 0% ( 0/17, rrMM ).
Al cutoff dei dati, tutti e 72 i pazienti avevano interrotto il trattamento, 38 ( 52.8% ) a causa della progressione della malattia.
Questi risultati hanno dimostrato l'attività della combinazione Pembrolizumab e Dinaciclib, e hanno indicato che è giustificato un approccio attento e completo per esplorare le combinazioni di inibitori anti-PD-1 e inibitori CDK9. ( Xagena2022 )
Gregory GP et al, Blood Adv 2022; 6: 1232-1242
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