La proteina C-reattiva, un marcatore di infiammazione associato a depressione nei pazienti con carcinoma polmonare
I risultati di uno studio hanno mostrato che gli elevati livelli di proteina C-reattiva ( CRP ), un marker di infiammazione sistemica, è apparso associato alla depressione tra i pazienti con carcinoma polmonare metastatico.
La proteina C-reattiva può aiutare a identificare un sottogruppo di pazienti con cancro ai polmoni e depressione a causa di infiammazione, così come aiutare a prevedere le risposte ai trattamenti che hanno come target l'infiammazione.
Il 16-29% dei pazienti con tumore polmonare presenta depressione, con una incidenza superiore rispetto alla media del 15% in altre forme di cancro.
L'infiammazione può contribuire all'alto tasso perché è presente sia nei casi di cancro ai polmoni sia nella depressione.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di identificare la relazione tra infiammazione e depressione analizzando 109 pazienti ( 68 donne; età media, 65.9 anni ) con carcinoma polmonare metastatico in stadio 4 che erano attivamente sottoposti a trattamento.
La coorte includeva pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule a istologia adenocarcinoma ( n=79; 71.8% ), carcinoma polmonare a piccole cellule ( n = 18; 16.5% ), carcinoma a cellule squamose ( n = 7; 6.4% ) e tipo di malattia non-specificato ( n = 5; 4.6% ).
I trattamenti includevano chemioterapia ( n = 47; 45.2% ), immunoterapia ( n = 35; 33.7% ) e terapia mirata ( n = 22; 21.2% ).
L'analisi mediante PCR ( reazione a catena della polimerasi ) ha mostrato una concentrazione media nella coorte di 1.79 mg/ml ( mediana, 0.75 mg/ml, deviazione standard [ DS ], 2.5 mg/ml ), con il 20.7% con livelli di 3 mg/ml o superiori.
Una indagine ha valutato la gravità della depressione tra i partecipanti allo studio utilizzando la scala HADS ( Hospital Anxiety and Depression Scale ).
Ventisei ( 23.9% ) pazienti avevano sintomi clinicamente significativi di depressione ( HADS 8 ) e 18 ( 16.5% ) stavano assumendo farmaci antidepressivi.
I risultati hanno mostrato associazioni significative tra depressione e proteina CRP ( P inferiore a 0.001 ), ricevimento di chemioterapia ( P = 0.006 ) e carcinoma polmonare a piccole cellule ( P = 0.021 ).
L'analisi di regressione multipla con queste variabili ha trovato che solo la CRP log-trasformata era significativamente associata alla depressione ( R2 aggiustato = 0.23; P = 0.001 ).
La regressione lineare ha mostrato che la CRP era un predittore di circa il 20% della variabilità della depressione ( R2 aggiustato = 0.2; P = 0.001 ).
I pazienti con punteggi di depressione significativi avevano livelli di CRP più elevati rispetto ai pazienti senza punteggi elevati ( 3.4 mg/ml vs 1.3 mg/ml, p = 0.003 ) e avevano maggiori probabilità di ricevere un trattamento avanzato.
I valori di CRP avevano una precisione predittiva moderata nell'identificazione della depressione elevata ( area sotto la curva = 0.74; P inferiore a 0.001 ).
Un cutoff di CRP di 3 mg/ml o maggiore ha prodotto una specificità dell'88% ma ha identificato solo la metà di quelli con depressione elevata.
Sebbene si sia iniziato a valutare l'efficacia dell'uso di un biomarcatore di comune riscontro come la CRP per selezionare il trattamento antidepressivo, sono necessari ulteriori studi. ( Xagena2019 )
Fonte: Cancer, 2019
Psyche2019 Onco2019 Pneumo2019
Indietro
Altri articoli
Opdivo a base di Nivolumab nel carcinoma polmonare: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Opdivo a base di Nivolumab nel carcinoma polmonare: precauzioni, fertilità, gravidanza e allattamento
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale umanizzato impiegato nel trattamento di diversi tipi di neoplasia. Si lega al...
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso: studio di fase 3 randomizzato versus Docetaxel CA209057
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule...
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule squamoso: studio randomizzato di fase 3 versus Docetaxel CA209017
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore del...
ASCO24 - Il consolidamento con Durvalumab nel carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio limitato ha migliorato la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione. Studio ADRIATIC
Lo studio ADRIATIC ha dimostrato che il trattamento di consolidamento con Durvalumab ( Imfinzi ) dopo chemioradioterapia concomitante ha migliorato...
Studio EVOKE-01: Sacituzumab govitecan versus Docetaxel nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico precedentemente trattato
Lo studio di fase III EVOKE-01 ha mostrato un miglioramento numerico ma non statisticamente significativo della sopravvivenza globale con Sacituzumab...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...