Radiazioni, farmaci e tumori


Varie forme di radiazioni ci colpiscono ogni giorno. Dalle radiazioni solari, a quelle emesse dal radon, a quelle dei campi elettromagnetici , alle radiazioni degli elettrodomestici.
Le radiazioni sono probabilmente responsabili del 2% di tutte le morti per causa tumorale.

Le radiazioni ultraviolette, particolarmente le B, sembrerebbero essere causa del melanoma.
I Ricercatori ritengono che dannose siano le scottature prese nell’infanzia, piuttosto che l’esposizione continua al sole.

Un’altra fonte naturale di radiazioni è rappresentata dal radon, un gas incolore, inodore e radioattivo, presente nel terreno e racchiuso nelle mura di molte case. Questo gas può causare nel lungo periodo il tumore del polmone.

La capacità dei campi magnetici generati dai cavi dell’alta tensione ad indurre tumori è ancora un argomento aperto.
Sulla base di studi epidemiologici il rischio di insorgenza dei tumori per campi elettromagnetici sembra essere basso. Nei bambini sono stati riscontrati rari casi di leucemia.

Sono in corso studi per dimostrare la sicurezza dei telefoni cellulari. In alcuni studi clinici è stata ventilata la possibilità che questi telefoni possano essere causa di tumori cerebrali.

Sono invece fortemente cancerogene le radiazioni emesse da materiale nucleare.

Progressi sono stati fatti nell’individuazione delle sostanze cancerogene negli ambienti di lavoro.
Il caso Eternit, produzione di materiale in amianto per le costruzioni, ha fatto scuola. Tuttavia non è facile prevenire i tumori di origine occupazionale perché l’azione di molte sostanze si evidenzia solo dopo diversi anni.
E’ stato questo il caso delle fabbriche di coloranti, in cui li lavoratori a distanza di anni sono morti per carcinoma della vescica. Anche gli stabilimenti petrolchimici ( Marghera, Taranto) con la fuoriuscite di materiale tossico rappresenta un problema molto attuale e funestato dalla morte di diversi lavoratori.

. Il rischio di sviluppo dei tumori interessa anche alcuni farmaci, soprattutto i chemioterapici impiegati nel trattamento dei tumori .
Il Tamoxifene. impiegato nelle donne colpite da carcinoma mammario, può nel lungo periodo provocare l’insorgenza di carcinoma dell’endometrio.
Sviluppo di tumori sono stati anche riscontrati nei soggetti trattati con farmaci per la fertilità, nei bambini ( bassa statura) e negli adulti ( doping) trattati con l’ormone della crescita.
I contraccettivi orali sembrerebbero aumentare , seppur lievemente, il rischio di carcinoma della mammella nelle donne in pre-menopausa.


Carlo Franzini


Xagena2001


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