Effetto della radioterapia standard versus escalation della dose per i pazienti con cancro prostatico a rischio intermedio: studio NRG Oncology RTOG 0126
L'ottimizzazione delle tecniche di radioterapia per il cancro prostatico localizzato può influire sugli esiti del paziente.
L'escalation ( l'aumento graduale ) della dose migliora il controllo biochimico, ma non sono stati effettuati studi in precedenza per rilevare le differenze di sopravvivenza generale ( OS ).
Si è determinato se l'aumento della dose di radiazioni a 79.2 Gy rispetto a 70.2 Gy migliori la sopravvivenza generale e altri esiti nel cancro alla prostata.
Lo studio clinico randomizzato NRG Oncology / RTOG 0126 ha randomizzato 1.532 pazienti da 104 centri del North American Radiation Therapy Oncology Group dal 2002 al 2008.
Uomini con stadio da cT1b a T2b, punteggio di Gleason da 2 a 6 e livello di antigene prostatico specifico ( PSA ) di 10 o maggiore e minore di 20 oppure punteggio di Gleason di 7 e PSA inferiore a 15 hanno ricevuto radioterapia conformazionale tridimensionale o radioterapia ad intensità modulata a 79.2 Gy in 44 frazioni o 70.2 Gy in 39 frazioni.
L’esito principale era il tempo alla sopravvivenza generale misurato dalla randomizzazione alla morte causata da qualsiasi causa.
Sono state utilizzate le definizioni American Society for Therapeutic Radiology and Oncology ( ASTRO ) / Phoenix per il fallimento biochimico.
Gli effetti tossici acuti ( 90 giorni o meno dall'inizio del trattamento ) e tardivi della radioterapia ( più di 90 giorni ) sono stati valutati utilizzando i National Cancer Institute Common Toxicity Criteria, versione 2.0, e il RTOG / European Organisation for the Research and Treatment of Cancer Late Radiation Morbidity Scoring Scheme, rispettivamente.
Con un follow-up mediano di 8.4 anni in 1.499 pazienti ( età mediana 71 anni, 70% avevano PSA inferiore a 10 ng/ml, 84% punteggio di Gleason di 7, 57% malattia T1 ), non vi è stata alcuna differenza nella sopravvivenza generale tra i 751 uomini nel braccio 79.2 Gy e i 748 uomini nel braccio 70.2 Gy.
I tassi di sopravvivenza generale a 8 anni sono stati del 76% con 79.2 Gy e 75% con 70.2 Gy ( hazard ratio HR, 1.00, P=0.98 ).
I tassi cumulativi a 8 anni di metastasi a distanza sono stati del 4% per il braccio 79.2 Gy e del 6% per il braccio 70.2 Gy ( HR, 0.65, P=0.05 ).
I tassi di fallimento biochimico ASTRO e Phoenix a 5 e 8 anni sono stati del 31% e del 20% con 79.2 Gy e 47% e 35% con 70.2 Gy, rispettivamente ( entrambi P minore di 0.001; ASTRO: HR, 0.59; Phoenix: HR, 0.54 ).
Il braccio ad alte dosi ha avuto un tasso inferiore di utilizzo della terapia di salvataggio.
Le percentuali a 5 anni di effetti tossici gastrointestinali e/o genitourinari tardivi di grado 2 o superiore sono state 21% e 12% con 79.2 Gy e 15% e 7% con 70.2 Gy ( P=0.006; HR, 1.39, e P=0.003; HR, 1.59, rispettivamente ).
In conclusione, nonostante miglioramenti nel fallimento biochimico e nelle metastasi a distanza, l'aumento della dose non ha migliorato la sopravvivenza.
Le alte dosi hanno causato effetti tossici più tardivi ma tassi di terapia di salvataggio inferiori. ( Xagena2018 )
Michalski JM et al, JAMA Oncol 2018; 4(6):e180039. doi: 10.1001/jamaoncol.2018.0039
Uro2018 Onco2018 Med2018
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Radioterapia corporea ablativa stereotassica per il tumore renale primario: studio FASTRACK II
La radioterapia corporea ablativa stereotassica ( SABR ) è una nuova alternativa non-invasiva per i pazienti con tumore renale primario...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
Streptococcus salivarius K12 allevia la mucosite orale nei pazienti sottoposti a radioterapia per tumori maligni del testa-collo
La mucosite orale ( OM ) è una tossicità debilitante comune associata alla radioterapia ( RT ) per i tumori...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...
Modelli di progressione dopo inibitori del checkpoint immunitario per il linfoma di Hodgkin: implicazioni per la radioterapia
Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...
Radioterapia stereotassica corporea e Abiraterone acetato per pazienti affetti da tumore alla prostata oligometastatico resistente alla castrazione: studio ARTO
ARTO è uno studio clinico multicentrico randomizzato di fase II che ha valutato il beneficio dell'aggiunta della radioterapia stereotassica corporea...
Chemioradioterapia concomitante seguita da Cisplatino - Gemcitabina adiuvante versus chemioterapia Cisplatino - Fluorouracile per il carcinoma nasofaringeo N2-3
I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...
Sequenziamento della terapia di privazione degli androgeni di breve durata con radioterapia per il tumore alla prostata non-metastatico: studio SANDSTORM
Il sequenziamento della terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) con la radioterapia ( RT ) può influenzare gli esiti...