La radioterapia ipofrazionata per il tumore alla mammella non è inferiore al trattamento radiante standard


Uno studio ha esaminato se uno schema di 3 settimane di irradiazione ipofrazionata dell’intero seno fosse efficace come lo schema di 5 settimane.

Donne con cancro al seno invasivo sottoposte a chirurgia conservativa della mammella e con margini di resezione liberi e linfonodi ascellari negativi sono state assegnate in maniera casuale a ricevere irradiazione dell’intera mammella alla dose standard di 50 Gy in 25 frazioni in un periodo di 35 giorni ( gruppo controllo ) o a una dose di 42.5 Gy in 16 frazioni in 22 giorni ( gruppo radiazione ipofrazionata ).

Il rischio di ricorrenza locale a 10 anni è stato pari al 6.7% tra le 612 donne assegnate a irradiazione standard rispetto al 6.2% delle 622 donne trattate con il regime ipofrazionato ( differenza assoluta: 0.5 punti percentuali ).

A 10 anni, il 71.3% delle donne nel gruppo controllo rispetto al 69.8% di quelle del gruppo radiazione ipofrazionata ha mostrato un esito cosmetico buono o eccellente ( differenza assoluta: 1.5 punti percentuali ).

In conclusione, 10 anni dopo il trattamento, l’irradiazione dell’intero seno ipofrazionata, accelerata, non è risultata inferiore al trattamento radiante standard nelle donne sottoposte a intervento chirurgico conservativo per tumore mammario invasivo con margini di resezione liberi e linfonodi ascellari negativi. ( Xagena2010 )

Whelan TJ et al, N Engl J Med 2010; 362: 513-520


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