Oxaliplatino aggiunto alla chemioradioterapia preoperatoria e postoperatoria a base di Fluorouracile per cancro del retto localmente avanzato


La chemioradioterapia preoperatoria con Fluorouracile infusionale, la chirurgia di escissione totale del mesoretto e la chemioterapia postoperatoria con Fluorouracile sono state stabilite dallo studio German CAO/ARO/AIO-94 come modalità di trattamento combinato standard per il tumore del retto localmente avanzato.

E’ stato messo a confronto il regime precedentemente stabilito con un trattamento sperimentale in cui Oxaliplatino ( Eloxatin ) è stato aggiunto sia alla chemioradioterapia preoperatoria sia alla chemioterapia postoperatoria.

In questo studio multicentrico, in aperto, randomizzato, di fase 3, i pazienti con adenocarcinoma del retto in stadio come cT3-4 o qualsiasi altra malattia linfonodo-positiva, sono stati randomizzati a due gruppi: un gruppo di controllo trattato con il regime combinato standard a base di Fluorouracile, costituito da radioterapia preoperatoria 50.4 Gy in 28 frazioni più Fluorouracile infusionale ( 1.000 mg/m2 nei giorni 1-5 e 29-33 ), seguito da un intervento chirurgico e quattro cicli di boli di Fluorouracile ( 500 mg/m2 nei giorni 1-5 e 29 ); o un gruppo di sperimentazione trattato con radioterapia preoperatoria 50.4 Gy in 28 frazioni più Fluorouracile infusionale ( 250 mg/m2 nei giorni 1-14 e 22-35 ) e Oxaliplatino ( 50 mg/m2 nei giorni 1, 8, 22 e 29 ), seguito da chirurgia e otto cicli di Oxaliplatino ( 100 mg/m2 nei giorni 1 e 15 ), Leucovorina ( 400 mg/m2 nei giorni 1 e 15 ) e Fluorouracile infusionale ( 2.400 mg/m2 nei giorni 1-2 e 15-16 ).

La randomizzazione è stata stratificata per Centro, categoria clinica T ( cT1-3 vs CT4 ) e categoria clinica N ( CN0 vs cN1-2 ) senza mascheramento.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia, definita come tempo tra la randomizzazione e la chirurgia non-radicale del tumore primitivo ( resezione R2 ), recidiva locoregionale dopo resezione R0/1, malattia metastatica o progressione, o morte per qualsiasi causa, a seconda di quale si sia verificata prima.

Dei 1.265 pazienti inizialmente arruolati, ne erano valutabili 1.236 ( 613 nel gruppo sperimentale e 623 nel gruppo di controllo ).

Con un follow-up mediano di 50 mesi la sopravvivenza libera da malattia a 3 anni era del 75.9% nel gruppo sperimentale e 71.2% nel gruppo di controllo ( hazard ratio, HR=0.79, P=0.03 ).

Effetti tossici preoperatori di grado 3-4 si sono verificati in 144 pazienti ( 24% ) su 607 che hanno effettivamente ricevuto Fluorouracile e Oxaliplatino durante la chemioradioterapia e in 128 pazienti ( 20% ) su 625 che hanno effettivamente ricevuto la chemioradioterapia con Fluorouracile.

Tra i 445 pazienti che hanno effettivamente ricevuto Fluorouracile adiuvante e Leucovorina e Oxaliplatino, 158 ( 36% ) hanno presentato effetti tossici di grado 3-4, come 170 ( 36% ) dei 470 pazienti che hanno effettivamente ricevuto Fluorouracile adiuvante.

Eventi avversi tardivi di grado 3-4 in pazienti che hanno ricevuto il trattamento pre-operatorio e post-operatorio specificato nel protocollo si sono verificati in 112 pazienti ( 25% ) su 445 nel gruppo sperimentale, e in 100 ( 21% ) su 470 nel gruppo di controllo.

L'aggiunta di Oxaliplatino alla chemioradioterapia neoadiuvante e alla chemioterapia adiuvante a base di Fluorouracile, alle dosi e intensità utilizzate in questo studio, ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da malattia dei pazienti con tumore del retto in stadio clinico cT3-4 o cN1-2 rispetto al precedente regime combinato a base di Fluorouracile, sulla base dello studio CAO/ARO/AIO-94.
Il regime istituito da CAO/ARO/AIO-04 può essere considerato una nuova opzione di trattamento per i pazienti con tumore del retto localmente avanzato. ( Xagena2015 )

Rödel C et al, Lancet 2015; 16: p979-989

Onco2015 Gastro2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...


La radioterapia corporea ablativa stereotassica ( SABR ) è una nuova alternativa non-invasiva per i pazienti con tumore renale primario...


La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...


La mucosite orale ( OM ) è una tossicità debilitante comune associata alla radioterapia ( RT ) per i tumori...


La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...


Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...


ARTO è uno studio clinico multicentrico randomizzato di fase II che ha valutato il beneficio dell'aggiunta della radioterapia stereotassica corporea...


I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...


Il sequenziamento della terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) con la radioterapia ( RT ) può influenzare gli esiti...