Radioterapia più efficace del Tamoxifene nelle donne con carcinoma duttale in situ
La diffusione dei programmi di screening mammografico ha portato ad un aumento dell’identificazione del carcinoma duttale in situ ( DCIS ).
Esistono controversie riguardo al trattamento di questo tumore.
Uno studio clinico, compiuto in Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda , ha valutato l’efficacia della radioterapia adiuvante e del Tamoxifene.
Tra il maggio 1990 e l’agosto 1998 sono state arruolate 1701 pazienti .Le pazienti sono state sottoposte a resezione chirurgica completa della lesione.
Il periodo medio di follow-up è stato di 52,6 mesi.
L’end point primario dello studio era rappresentato dall’incidenza di malattia invasiva ipsilaterale.
E’ stato osservato che il Tamoxifene non ha ridotto la malattia invasiva ipsilaterale, ma ha ridotto la recidiva del carcinoma duttale in situ ( hazard ratio: 0,68; p=0.03 ).
La radioterapia ha ridotto sia l’incidenza di malattia invasiva ipsilaterale ( HR = 0,45; p=0.01 ) che quella di carcinoma duttale in situ ipsilaterale ( HR= 0,36; p=0.0004 ), senza alcun effetto sul presentarsi della malattia controlaterale.
Secondo gli Autori la radioterapia può essere raccomandata nelle pazienti con carcinoma duttale in situ, sottoposte a resezione locale completa.
Esiste invece una scarsa evidenza per l’impiego del Tamoxifene in queste pazienti. ( Xagena 2003 )
Houghton J and UKCCCR Ductal Carcinoma in situ Working Party, Lancet 2003; 362:95-102
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Radioterapia corporea ablativa stereotassica per il tumore renale primario: studio FASTRACK II
La radioterapia corporea ablativa stereotassica ( SABR ) è una nuova alternativa non-invasiva per i pazienti con tumore renale primario...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
Streptococcus salivarius K12 allevia la mucosite orale nei pazienti sottoposti a radioterapia per tumori maligni del testa-collo
La mucosite orale ( OM ) è una tossicità debilitante comune associata alla radioterapia ( RT ) per i tumori...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...
Modelli di progressione dopo inibitori del checkpoint immunitario per il linfoma di Hodgkin: implicazioni per la radioterapia
Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...
Radioterapia stereotassica corporea e Abiraterone acetato per pazienti affetti da tumore alla prostata oligometastatico resistente alla castrazione: studio ARTO
ARTO è uno studio clinico multicentrico randomizzato di fase II che ha valutato il beneficio dell'aggiunta della radioterapia stereotassica corporea...
Chemioradioterapia concomitante seguita da Cisplatino - Gemcitabina adiuvante versus chemioterapia Cisplatino - Fluorouracile per il carcinoma nasofaringeo N2-3
I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...
Sequenziamento della terapia di privazione degli androgeni di breve durata con radioterapia per il tumore alla prostata non-metastatico: studio SANDSTORM
Il sequenziamento della terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) con la radioterapia ( RT ) può influenzare gli esiti...