Sopravvivenza tra pazienti CT1-2 N1-2b negativi per il papillomavirus con tumore orofaringeo a cellule squamose trattati con chirurgia di prima linea versus chemioradioterapia definitiva
Il carcinoma orofaringeo a cellule squamose ( OPSCC ) negativo al papillomavirus umano ( HPV ) ha mostrato resistenza alla terapia convenzionale con chemioradiazione concomitante ( CRT ) e ha una prognosi relativamente sfavorevole rispetto alla malattia HPV-positiva, con ridotto controllo locoregionale e minore sopravvivenza globale ( OS ).
Si è determinato se la resezione chirurgica di prima linea migliori la sopravvivenza complessiva in un grande campione nazionale confrontando gli esiti di sopravvivenza tra i pazienti con carcinoma orofaringeo a cellule squamose cT1-2 N1-2b HPV-negativi di nuova diagnosi trattati con resezione chirurgica primaria rispetto a concomitante chemioradiazione. L’esito principale dello studio osservazionale era la sopravvivenza globale.
Sono stati identificati 1.044 pazienti, di cui 460 ( 44.1% ) hanno ricevuto un intervento chirurgico iniziale e 584 ( 55.9% ) hanno ricevuto chemioradiazione.
L'età media era di 59 anni; 812 pazienti erano di sesso maschile ( 77.8% ), 232 erano di sesso femminile ( 22.2% ).
Il follow-up mediano è stato di 30 mesi. Circa il 59% dei pazienti chirurgici ha ricevuto chemioradiazione adiuvante.
La chirurgia iniziale non è risultata associata a un aumento della sopravvivenza globale rispetto alla chemioradiazione ( hazard ratio aggiustato, aHR=1.01, P=0.93 ).
L’abbinamento per punteggio di propensione ha identificato una coorte di 822 pazienti e ha dimostrato una sopravvivenza globale equivalente ( HR=1.14, P=0.46 ).
La mancanza di beneficio per la sopravvivenza globale con la chirurgia iniziale è persistita in una analisi di sottogruppi di pazienti con resezione margine-negativa ( HR=0.97, P=0.88 ).
In conclusione, in questo studio osservazionale, la sopravvivenza globale è risultata simile per i pazienti con carcinoma orofaringeo negativo per HPV trattati con chirurgia primaria rispetto a chemioterapia e radioterapia concomitanti.
La maggior parte dei pazienti chirurgici ha ricevuto terapia trimodale con chemioradioterapia adiuvante.
I dati potrebbero avere implicazioni per la ricerca futura concentrandosi sulla selezione ottimale dei pazienti per la chirurgia. ( Xagena2017 )
Kelly JR et al, JAMA Oncol 2017; 3: 1107-1111
Inf2017 Neuro2017 Med2017 Onco2017
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Radioterapia corporea ablativa stereotassica per il tumore renale primario: studio FASTRACK II
La radioterapia corporea ablativa stereotassica ( SABR ) è una nuova alternativa non-invasiva per i pazienti con tumore renale primario...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
Streptococcus salivarius K12 allevia la mucosite orale nei pazienti sottoposti a radioterapia per tumori maligni del testa-collo
La mucosite orale ( OM ) è una tossicità debilitante comune associata alla radioterapia ( RT ) per i tumori...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...
Modelli di progressione dopo inibitori del checkpoint immunitario per il linfoma di Hodgkin: implicazioni per la radioterapia
Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...
Radioterapia stereotassica corporea e Abiraterone acetato per pazienti affetti da tumore alla prostata oligometastatico resistente alla castrazione: studio ARTO
ARTO è uno studio clinico multicentrico randomizzato di fase II che ha valutato il beneficio dell'aggiunta della radioterapia stereotassica corporea...
Chemioradioterapia concomitante seguita da Cisplatino - Gemcitabina adiuvante versus chemioterapia Cisplatino - Fluorouracile per il carcinoma nasofaringeo N2-3
I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...
Sequenziamento della terapia di privazione degli androgeni di breve durata con radioterapia per il tumore alla prostata non-metastatico: studio SANDSTORM
Il sequenziamento della terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) con la radioterapia ( RT ) può influenzare gli esiti...