Interim 18-FDG-PET/CT non predice l'esito del linfoma diffuso a grandi cellule B in pazienti trattati alla diagnosi con Rituximab-CHOP
Il ruolo di interim-PET ( I-PET; tomografia a emissione di positroni ) nel linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) è controverso.
Per determinare il valore predittivo di I-PET sulla sopravvivenza libera da progressione, sono stati arruolati 88 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B trattati in prima linea con 6-8 cicli di R-CHOP indipendentemente dalla I-PET.
Al momento della diagnosi sono state eseguite PET / TC ( tomografia computerizzata ), dopo 2 o 4 cicli e alla fine della terapia con revisione centrale effettuata secondo criteri visivi dicotomici.
I risultati sono stati i seguenti: I-PET, 72% negativo, 28% positivo; PET finale ( F-PET ), 88% negativo, 12% positivo ; risposta clinica completa 90%.
La concordanza tra la risposta clinica e negatività F-PET è stata del 97% a causa di 2 falsi positivi.
Con un follow-up mediano di 26.2 mesi, la sopravvivenza globale a 2 anni e la sopravvivenza libera da progressione sono state, rispettivamente, 91% e 77%.
La sopravvivenza libera da progressione a 2 anni per I-PET e F-PET negativi rispetto ai positivi è stata la seguente: I-PET 85% vs 72% ( p=0.0475 ), F-PET 83% vs 64% ( P minore di 0.001 ).
A causa di un piccolo numero di eventi, sono stati valutati due modelli di Cox indipendenti bivariati per la sopravvivenza libera da progressione.
Nel modello 1, F-PET ha contraddetto I-PET ( hazard ratio HR=5.03, P=0,015 versus HR=1.27, P=691 ); nel modello 2, F-PET ( HR=4.54 ) e il punteggio International pronostic Index ( HR=5.36, P=0.001 ) sono rimasti fattori prognostici indipendenti.
In conclusione, I-PET positiva non è predittiva di un risultato negativo nel linfoma diffuso a grandi cellule B.
Sono necessari più grandi studi prospettici e l'armonizzazione dei criteri I-PET. ( Xagena2012 )
Pregno P et al, Blood 2012; 119: 2066-2073
Emo2012 Farma2012 Diagno2012
Indietro
Altri articoli
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Tasso di progressione più elevato nei pazienti HIV-negativi rispetto ai pazienti HIV-positivi dopo Rituximab per malattia di Castleman multicentrica HHV8+
Rituximab ( MabThera ) ha rivoluzionato il trattamento della malattia di Castleman multicentrica ( MCD ) associata all’herpesvirus di Kaposi...
Esiti del trattamento e ruolo del trapianto e del mantenimento con Rituximab nei pazienti con linfoma mantellare precedentemente non-trattato
I trattamenti di prima linea ( 1L ) comunemente usati per il linfoma mantellare includono l'induzione a base di Citarabina...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...
Bortezomib con Desametasone, Rituximab e Ciclofosfamide come trattamento di prima linea per la macroglobulinemia di Waldenström
Rituximab ( MabThera ) / chemioterapia rappresenta una pietra miliare nel trattamento per la macroglobulinemia di Waldenström ( WM )....
Esiti a lungo termine dopo trattamento con Rituximab per i pazienti con sclerosi sistemica: follow-up dello studio DESIRES e livelli di immunoglobuline sieriche
Rituximab ( MabThera ) sta emergendo come una promettente opzione terapeutica per la sclerosi sistemica ( SSc ), ma i...
L'aggiunta di Venetoclax a Lenalidomide e Rituximab è sicura ed efficace nei pazienti con linfoma mantellare non-trattato
Il linfoma mantellare ( MCL ) è un tumore maligno ematologico raro e incurabile con una presentazione e un decorso...
Studio ALLELE: Tabelecleucel nei destinatari di trapianto di organi solidi o di cellule emopoietiche allogeniche con malattia linfoproliferativa post-trapianto indotta da virus EBV dopo fallimento di Rituximab o di Rituximab più chemioterapia
Tabelecleucel è un'immunoterapia a cellule T specifica per il virus di Epstein-Barr ( EBV ) allogenico, studiata nei pazienti con...
Follow-up a lungo termine di Rituximab più Bendamustina e Citarabina nei pazienti anziani con linfoma mantellare di nuova diagnosi
E' stata valutata la combinazione di Rituximab, Bendamustina e Citarabina a basso dosaggio ( R-BAC ) in uno studio di...