La terapia aggiuntiva con Rituximab per sclerosi multipla recidivante breakthrough


Le cellule B del sistema immunitario umorale sono coinvolte nella patogenesi della sclerosi multipla.

Uno studio ha valutato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità della terapia add-on con Rituximab ( MabThera, Rituxan ), un anticorpo monoclonale per la deplezione delle cellule B circolanti, in soggetti con sclerosi multipla recidivante con malattia breakthrough definita in base all’attività clinica e di risonanza magnetica.

In totale, 30 persone con una recidiva della malattia entro i precedenti 18 mesi nonostante l’utilizzo di un agente modificante la malattia iniettabile e con almeno 1 lesione captante il Gadolinio in una delle 3 risonanze magnetiche pre-trattamento, hanno ricevuto Rituximab al dosaggio di 375 mg/m(2) a cadenza settimanale x 4 dosi.

Tre scansioni di risonanza magnetica cerebrale mensili post-trattamento sono state effettuate a partire da 12 settimane dopo la prima infusione.
I punteggi alla scala MSFC ( Multiple Sclerosis Functional Composite ) e EDSS ( Expanded Disability Status Scale ) sono stati ottenuti al basale e nel corso del follow-up post-trattamento.

Le lesioni captanti il Gadolinio si sono ridotte dopo il trattamento con Rituximab, con il 74% delle risonanze magnetiche post-trattamento risultate prive di tali lesioni rispetto al 26% di scansioni libere da attività di captazione del Gadolinio al basale ( p minore di 0.0001 ).

Le lesioni captanti il Gadolinio si sono ridotte da 1 a 0 (valore mediano ) e il numero medio si è ridotto da 2.81 al mese a 0.33 dopo il trattamento ( riduzione dell’88% ).

Anche il punteggio MSFC è migliorato ( p=0.02 ), mentre quello EDSS è rimasto stabile.

In conclusione, la terapia add-on con Rituximab è risultata efficace in base a endpoint radiologici in cieco in questo studio di fase II.
In combinazione con terapie iniettabili standard, Rituximab è risultato ben tollerato, senza eventi avversi gravi, e la terapia di modulazione delle cellule B resta un’opzione potenziale per il trattamento dei pazienti con sclerosi multipla recidivante con risposta inadeguata alle terapie iniettabili standard. ( Xagena2010 )

Naismith RT et al, Neurology 2010; 74: 1860-7


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