Leucemia linfocitica cronica: la terapia sequenziale con Fludarabina, alta dose di Ciclofosfamide, e Rituximab produce miglioramento nella qualità delle risposte


Strategie di combinazione sono attive nella leucemia linfocitica cronica ( CLL ) ma possono generare significativa mielosoppressione e immunosoppressione con necessità di diminuire il dosaggio per motivi di sicurezza.

I Ricercatori del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, negli Stati Uniti, hanno valutato una strategia di trattamento sequenziale per garantire una somministrazione sicura di farmaci attivi a piena dose.

In precedenza, gli stessi Ricercatori avevano studiato una strategia di trattamento sequenziale con Fludarabina ( Fludara ) seguita da Ciclofosfamide ( Endoxan ) ( F -> C ). In questo studio il consolidamento con Ciclofosfamide ha migliorato di 4 volte la la frequenza di risposta completa ( CR ).
In seguito è stato aggiunto Rituxumab ( MabThera, Rituxan ) a questo regime ( F -> C -> R ).

Trentasei pazienti con leucemia linfocitica cronica, non precedentemente trattati, hanno ricevuto terapia con Fludarabina ( 25 mg/m2 ) nei giorni da 1 a 5 ogni 4 settimane per 6 cicli, seguita da consolidamento con Ciclofosfamide ( 3.000 mg/m2 ) ogni 3 settimane per 3 cicli, seguiti da consolidamento con Rituxumab ( 375 mg/m2 ) settimanalmente per 4 cicli.

La valutazione di malattia minima residua ha incluso citometria a flusso e una PCR ( polymerase chain reaction ) clonotipica molto sensibile.
L’età mediana era di 59 anni ( range tra 37 e 71 anni ), il 61% dei pazienti aveva malattia ad alto rischio e il 58% aveva geni IgV(H) non mutati.

Si sono verificate 32 risposte( 89% ), incluse 22 risposte complete ( 61% ).
Il consolidamento con Ciclofosfamide ha migliorato le risposte in 13 pazienti ( 36% ); 9 pazienti ( 25% ) hanno ulteriormente migliorato le loro risposte con Rituximab.

Il 56% dei pazienti ( n=20 ) ha raggiunto riposta completa con citometria a flusso e 12 pazienti ( 33% ) ha raggiunto risposta completa molecolare ( PCR negativa ).
I pazienti che hanno raggiunto risposta molecolare completa hanno avuto una prognosi eccellente con un plateau nella curva di durata della risposta, e il 90% ha mantenuto la risposta clinica completa a 5 anni.

Per l’intero gruppo, il tasso di sopravvivenza a 5 anni è stato del 71%, rispetto a un tasso del 48% con il precedente regime F -> C ( P = 0,10 ).

In conclusione, la terapia sequenziale con F -> C -> R porta a un miglioramento della qualità della risposta e molti pazienti raggiungono uno stato di PCR-negativo. ( Xagena2009 )

Lamanna N et al, J Clin Oncol. 2009; 27: 491-497


Onco2009 Farma2009 Emo2009


Indietro

Altri articoli

In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...



Rituximab ( MabThera ) ha rivoluzionato il trattamento della malattia di Castleman multicentrica ( MCD ) associata all’herpesvirus di Kaposi...


I trattamenti di prima linea ( 1L ) comunemente usati per il linfoma mantellare includono l'induzione a base di Citarabina...


Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...


Rituximab ( MabThera ) / chemioterapia rappresenta una pietra miliare nel trattamento per la macroglobulinemia di Waldenström ( WM )....


Rituximab ( MabThera ) sta emergendo come una promettente opzione terapeutica per la sclerosi sistemica ( SSc ), ma i...


Il linfoma mantellare ( MCL ) è un tumore maligno ematologico raro e incurabile con una presentazione e un decorso...



E' stata valutata la combinazione di Rituximab, Bendamustina e Citarabina a basso dosaggio ( R-BAC ) in uno studio di...