Linfoma follicolare non-trattato in precedenza: Obinutuzumab superiore a Rituximab riguardo alla sopravvivenza libera da progressione
Sono stati annunciati i risultati dello studio di fase III, GALLIUM, nei pazienti, non-trattati in precedenza, con linfoma follicolare, la forma più comune di linfoma non-Hodgkin indolente ( a crescita lenta ).
Lo studio testa-a-testa ha confrontato l'efficacia e la sicurezza di Obinutuzumab ( Gazyva / Gazyvaro ) più chemioterapia ( CHOP, CVP o Bendamustina ) seguito da Obinutuzumab in monoterapia, rispetto a Rituximab ( MabThera / Rituxan ) più chemioterapia seguito da Rituximab in monoterapia.
I risultati di una analisi ad interim pre-pianificata hanno mostrato che il trattamento con Obinutuzumab ha ridotto in modo significativo il rischio di peggioramento della malattia o di mortalità ( sopravvivenza libera da progressione [ PFS ] secondo la valutazione dello sperimentatore ) rispetto al trattamento con Rituximab.
Gli eventi avversi, sia con Obinutuzumab sia con Rituximab, erano in linea con quelli osservati in precedenti studi clinici in cui ciascun farmaco era associato a varie chemioterapie.
Nel primo confronto testa-a-testa tra Obinutuzumab e Rituximab, studio CLL11, nei pazienti con leucemia linfatica cronica precedentemente non-trattata e con co-morbilità, Obinutuzumab più Clorambucile ha prolungato significativamente la sopravvivenza libera rispetto al trattamento con Rituximab più Clorambucile ( PFS mediana 26.7 mesi versus 14.9 mesi, rispettivamente; hazard ratio, HR = 0.42; IC 95%, 0.33-0.54; p inferiore a 0.0001 ).
I più comuni eventi avversi di Obinutuzumab più Clorambucile sono stati: reazioni all'infusione, bassa conta leucocitaria, bassa conta piastrinica, bassa conta eritrocitaria, febbre, tosse, nausea e diarrea.
Obinutuzumab è un anticorpo monoclonale ingegnerizzato concepito per legarsi a CD20, una proteina espressa su alcune cellule B, ma non sulle cellule staminali o sulle plasmacellule. Obinutuzumab distrugge le cellule B bersaglio sia direttamente sia attraverso il sistema immunitario.
Gazyva / Gazyvaro è attualmente approvato in combinazione con Clorambucile, nelle persone con leucemia linfatica cronica non-trattate in precedenza.
L'approvazione è basata sullo studio CLL11, che ha mostrato miglioramenti significativi con Obinutuzumab più Clorambucile su più endpoint clinici, tra cui la sopravvivenza libera da progressione, il tasso di risposta obiettiva ( ORR ), il tasso di risposta completa ( CR ), e la malattia minima residua ( MRD ) rispetto a Rituximab più Clorambucile.
Inoltre, Gazyva è stato approvato dall’ FDA ( Food and Drug Administration ), in combinazione con Bendamustina seguita da Obinutuzumab da solo per le persone con linfoma follicolare che non hanno risposto a un regime contenente Rituximab, o con linfoma follicolare recidivato.
L'approvazione si è basata sullo studio GADOLIN, e ha mostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da progressione con la terapia basata su Obinutuzumab rispetto alla sola Bendamustina. ( Xagena2016 )
Fonte: Roche, 2016
Emo2016 Onco2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Tasso di progressione più elevato nei pazienti HIV-negativi rispetto ai pazienti HIV-positivi dopo Rituximab per malattia di Castleman multicentrica HHV8+
Rituximab ( MabThera ) ha rivoluzionato il trattamento della malattia di Castleman multicentrica ( MCD ) associata all’herpesvirus di Kaposi...
Esiti del trattamento e ruolo del trapianto e del mantenimento con Rituximab nei pazienti con linfoma mantellare precedentemente non-trattato
I trattamenti di prima linea ( 1L ) comunemente usati per il linfoma mantellare includono l'induzione a base di Citarabina...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...
Bortezomib con Desametasone, Rituximab e Ciclofosfamide come trattamento di prima linea per la macroglobulinemia di Waldenström
Rituximab ( MabThera ) / chemioterapia rappresenta una pietra miliare nel trattamento per la macroglobulinemia di Waldenström ( WM )....
Esiti a lungo termine dopo trattamento con Rituximab per i pazienti con sclerosi sistemica: follow-up dello studio DESIRES e livelli di immunoglobuline sieriche
Rituximab ( MabThera ) sta emergendo come una promettente opzione terapeutica per la sclerosi sistemica ( SSc ), ma i...
L'aggiunta di Venetoclax a Lenalidomide e Rituximab è sicura ed efficace nei pazienti con linfoma mantellare non-trattato
Il linfoma mantellare ( MCL ) è un tumore maligno ematologico raro e incurabile con una presentazione e un decorso...
Studio ALLELE: Tabelecleucel nei destinatari di trapianto di organi solidi o di cellule emopoietiche allogeniche con malattia linfoproliferativa post-trapianto indotta da virus EBV dopo fallimento di Rituximab o di Rituximab più chemioterapia
Tabelecleucel è un'immunoterapia a cellule T specifica per il virus di Epstein-Barr ( EBV ) allogenico, studiata nei pazienti con...
Follow-up a lungo termine di Rituximab più Bendamustina e Citarabina nei pazienti anziani con linfoma mantellare di nuova diagnosi
E' stata valutata la combinazione di Rituximab, Bendamustina e Citarabina a basso dosaggio ( R-BAC ) in uno studio di...