Chemioterapia adiuvante a bassa intensità per il cancro al seno nelle donne anziane: studio HOPE
Le donne anziane con tumore alla mammella in fase iniziale ( EBC ) ad alto rischio traggono beneficio dalla chemioterapia adiuvante, ma il loro trattamento è spesso complicato da effetti collaterali tossici, con conseguenti riduzioni della dose e ritardi.
Questo rende difficile per gli oncologi mantenere un'intensità di dose relativa ( RDI ) superiore o uguale all’85%, come raccomandato per un trattamento con intento curativo ottimale.
Comprendere quali donne sono a rischio di ricevere una intensità non-ottimale di dose relativa può fornire informazioni riguardo al trattamento e guidare le cure di supporto precoci e mirate o gli interventi di cogestione geriatrica.
E' stata effettuata un'analisi secondaria prespecificata dello studio HOPE, che ha arruolato donne di età maggiore o uguale a 65 anni con tumore alla mammella in fase iniziale che hanno iniziato la chemioterapia nel setting neoadiuvante o adiuvante.
Il valore RDI è stato calcolato come rapporto tra l'intensità della dose di chemioterapia erogata e quella pianificata.
L'esito primario era rappresentato da un valore RDI basso, definito come RDI inferiore all’85%.
Sono stati inclusi 322 pazienti ( età media alla diagnosi, 70 anni ). Il follow-up mediano è stato di 4 anni. 66 pazienti ( 21% ) avevano un valore RDI basso.
Età maggiore o uguale a 76 anni ( odds ratio OR, 2.57; P=0.03 ), performance status inferiore ( OR, 4.32; P minore di 0.001 ) e l'uso di regimi a base di antraciclina o Ciclofosfamide, Metotrexato e Fluorouracile ( OR, 3.47; P minore di 0.001 ) sono stati associati a un basso valore RDI.
La probabilità di sopravvivenza globale a 5 anni è stata pari a 0.80 contro 0.91 nei pazienti, rispettivamente, con RDI inferiore all’85% versus maggiore o uguale all’85%, ( log-rank P=0.02 ).
Una paziente anziana su 5 con tumore mammario in fase iniziale trattato con chemioterapia standard ha ricevuto una bassa intensità di dose relativa e ha avuto esiti di sopravvivenza inferiori.
Le pazienti più anziane a rischio di bassa intensità di dose relativa dovrebbero essere identificate. ( Xagena2023 )
Sedrak MS et al, J Clin Oncol 2023; 41: 316-326
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