Chemioterapia adiuvante con e senza Bevacizumab nei pazienti con cancro mammario linfonodo-positivo e linfonodo-negativo ad alto rischio: studio E5103
Bevacizumab ( Avastin ) migliora la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) ma non la sopravvivenza globale ( OS ) nei pazienti con tumore mammario metastatico
Lo studio E5103 ha testato l'effetto di Bevacizumab nel contesto adiuvante nei pazienti con malattia negativa al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ( HER2- ).
I pazienti sono stati assegnati a ricevere placebo con Doxorubicina e Ciclofosfamide ( AC ) seguiti da Paclitaxel settimanale ( braccio A ), Bevacizumab solo durante Doxorubicina e Ciclofosfamide, e Paclitaxel ( braccio B ), oppure Bevacizumab durante Doxorubicina e Ciclofosfamide, e Paclitaxel seguito da Bevacizumab in monoterapia per 10 cicli ( braccio C ).
L'assegnazione casuale è stata stratificata e la dose di Bevacizumab è stata aggiustata per la scelta del programma AC.
Le radioterapia e la terapia ormonale sono state somministrate in concomitanza con Bevacizumab nel braccio C.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia invasiva ( IDFS ).
Sono stati arruolati 4994 pazienti. L'età media era di 52 anni; il 64% dei pazienti era positivo ai recettori degli estrogeni, il 27% era linfonodo-negativo e il 78% aveva ricevuto Doxorubicina e Ciclofosfamide dose-dense.
Gli eventi avversi associati alla chemioterapia, tra cui la mielosoppressione e la neuropatia, sono stati simili in tutti i bracci.
L’ipertensione di grado 3 o superiore è risultata più comune nei pazienti trattati con Bevacizumab, ma la trombosi, la proteinuria e l'emorragia non lo sono state.
L'incidenza cumulativa di insufficienza cardiaca congestizia clinica a 15 mesi è stata 1.0%, 1.9% e 3.0% nei bracci A, B e C, rispettivamente.
L'esposizione a Bevacizumab è stata inferiore al previsto, con circa il 24% dei pazienti nel braccio B e circa il 55% dei pazienti nel braccio C che hanno interrotto il trattamento con Bevacizumab prima di completare la terapia programmata.
La sopravvivenza libera da malattia invasiva a 5 anni è stata del 77% nel braccio A, del 76% nel braccio B, e dell'80% nel braccio C.
In conclusione, l'incorporazione di Bevacizumab nella terapia adiuvante sequenziale con antraciclina e taxano non migliora la sopravvivenza libera da malattia invasiva o la sopravvivenza globale nei pazienti con cancro mammario HER2-negativo ad alto rischio.
È improbabile che la terapia con Bevacizumab a più lunga durata sia attuabile, dato l'alto tasso di interruzione precoce. ( Xagena2018 )
Miller KD et al, J Clin Oncol 2018; 36: 2621-2629
Gyne2018 Onco2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Tumori dell'urotelio - Terapia endovescicale adiuvante - Lineeguida AIOM 2014
Il trattamento endovescicale adiuvante si prefigge i seguenti scopi: completamento dell’eradicazione della neoplasia dopo TUR-BT; riduzione del tasso delle recidive;...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...
La regressione patologica linfonodale dopo chemioterapia neoadiuvante predice la recidiva e la sopravvivenza nell'adenocarcinoma esofageo
Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...
Terapia adiuvante di Nivolumab in combinazione con Ipilimumab rispetto a Nivolumab da solo nei pazienti con melanoma resecato in stadio IIIB-D o in stadio IV: studio CheckMate 915
Ipilimumab ( Yervoy ) e Nivolumab ( Opdivo ) hanno entrambi mostrato benefici terapeutici per il melanoma resecato ad alto...
Chemioradioterapia concomitante seguita da Cisplatino - Gemcitabina adiuvante versus chemioterapia Cisplatino - Fluorouracile per il carcinoma nasofaringeo N2-3
I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Potenziali mediatori della neuropatia periferica indotta da Oxaliplatino nella terapia adiuvante nel tumore del colon in stadio III: studio CALGB Alliance/SWOG 80702
Sono state valutare le associazioni indipendenti e interattive di durata del trattamento pianificato, uso di Celecoxib, attività fisica, indice di...
Chemioterapia per infusione arteriosa epatica adiuvante postoperatoria con FOLFOX nel carcinoma epatocellulare con invasione microvascolare
Sono state segnalate l'efficacia e la sicurezza della chemioterapia per infusione arteriosa epatica ( HAIC ) adiuvante postoperatoria con 5-Fluorouracile...
Malattia molecolare residua ed efficacia della chemioterapia adiuvante nei pazienti con carcinoma colorettale
Nonostante il trattamento con lo standard di cura, oltre il 30% dei pazienti con carcinoma colorettale operabile va incontro a...