Esiti visivi associati a modelli di risoluzione dell'edema maculare nell'occlusione della vena retinica centrale trattata con terapia anti-VEGF: analisi post hoc dello studio LEAVO
Non è chiaro come gli esiti visivi possano variare tra i modelli di risoluzione dell'edema maculare negli occhi con occlusione della vena retinica centrale ( CRVO ).
Sono stati valutati gli esiti dell'acuità visiva con la migliore correzione ( BCVA ) a 100 settimane sulla base dei modelli di risoluzione del fluido maculare entro 52 e 100 settimane tra i pazienti sottoposti a terapia anti-fattore di crescita dell'endotelio vascolare ( anti-VEGF ) per edema maculare correlato a occlusione della vena retinica centrale.
È stata condotta una analisi post hoc dello studio prospettico, a 3 bracci, in doppio cieco, randomizzato di non-inferiorità LEAVO ( Lucentis, Eylea, Avastin in Vein Occlusion ), che ha valutato Aflibercept ( Eylea ) intravitreale ( 2.0 mg/0.05 ml ), Bevacizumab ( 1.25 mg/0.05 ml ) o Ranibizumab ( 0.5 mg/0.05 ml ) in 100 settimane nei pazienti adulti di età pari o superiore a 18 anni con edema maculare correlato a occlusione della vena retinica centrale con punteggio di lettere ETDRS ( BCVA Early Treatment Diabetic Retinopathy Study ) da 19 a 78 nell'occhio dello studio ( equivalente approssimativo di Snellen, rispettivamente da 20/400 a 20/32 ) dal 2014 al 2016 presso 44 Dipartimenti di oftalmologia del Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito.
In totale 140 occhi su 154 sono stati randomizzati ad Aflibercept, 144 su 154 a Bevacizumab e 141 su 155 a Ranibizumab.
I dati sono stati analizzati da gennaio a marzo 2019.
L'edema maculare persistente includeva occhi con uno spessore del sottocampo centrale ( CST ) pari o superiore a 320 microm e macula persistentemente secca ( nessun edema maculare ) includeva occhi con spessore del sottocampo centrale inferiore a 320 microm a 52 e 100 settimane.
L'edema maculare ricorrente includeva occhi che non soddisfacevano i criteri per persistentemente asciutti o umidi.
Se mancava lo spessore del sottocampo centrale, veniva portata avanti la visita intermedia più vicina.
L’esito principale era rappresentato dalla acuità visiva con la migliore correzione media aggiustata a 100 settimane.
L'età media dei 425 partecipanti inclusi era di 69.2 anni e 243 partecipanti ( 57.2% ) erano uomini.
Sono stati inclusi in totale 425 occhi da 425 partecipanti.
Entro 100 settimane, 117 occhi ( 28.5% ) erano persistentemente asciutti, 44 ( 10.7% ) erano persistentemente umidi ( con edema maculare ) e 250 ( 60.8% ) avevano edema maculare ricorrente.
L'edema maculare persistente a 100 settimane è stato associato ad acuità visiva peggiore rispetto alla macula secca ( differenza aggiustata, -10.98 lettere ETDRS; P minore di 0.001 ) ed edema maculare ricorrente ( differenza aggiustata, -5.39 lettere; P=0.03 ).
Entro 52 settimane, gli individui con edema maculare persistente avevano anche acuità visiva con la migliore correzione a 100 settimane più scarsa rispetto agli individui con macula secca ( differenza aggiustata, -7.39; P minore di 0.001 ) ed edema maculare ricorrente ( differenza aggiustata, -3.92; P=0.06 ).
Entro 100 settimane, più occhi trattati con Bevacizumab avevano una macula persistentemente umida rispetto a quelli trattati con Aflibercept ( 26 su 140, 18.6%, vs 7 su 134, 5.2%; differenza, 13.3%; P minore di 0.001 ) o Ranibizumab ( 11 su 137, 8%; differenza, 10.5%; P=0.01 ).
Questi risultati suggeriscono che dovrebbero essere fatti tentativi per mantenere la macula persistentemente priva di liquidi per risultati ottimali dell'acuità visiva. ( Xagena2022 )
Gurudas S et al, JAMA Ophthalmol 2022; 140: 143-150
Oftalm2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Rischio di mortalità associato alla terapia intravitreale anti-VEGF ?
Sebbene il trattamento intravitreale anti-fattore di crescita dell'endotelio vascolare ( VEGF ) rappresenti la terapia di prima linea per molte...
Esiti della funzione visiva riportati dal paziente dopo la terapia anti-VEGF per edema maculare causato da occlusione venosa centrale della retina o dell'emiretina
La terapia anti-fattore di crescita endoteliale vascolare ( anti-VEGF ) è il trattamento di prima linea standard di cura per...
Associazione tra terapia intravitreale anti-VEGF e rischio di ictus, infarto miocardico e morte nei pazienti con degenerazione maculare senile essudativa
Gli studi attuali che hanno valutato il rischio di ictus, infarto del miocardio e decesso nei pazienti sottoposti a terapia...
Esiti a 24 mesi del trattamento con terapia anti-VEGF per edema maculare dovuto a occlusione venosa centrale della retina o occlusione venosa emiretinica
Sono stati riportati gli esiti a 2 anni confrontando gli occhi originariamente assegnati ad Aflibercept ( Eylea ) o Bevacizumab...
Fattori associati a variazioni della acuità visiva e dello spessore del sottocampo centrale nel trattamento dell'edema maculare diabetico con terapia anti-VEGF
L'identificazione dei fattori associati all'entità dei benefici del trattamento con la terapia anti-fattore di crescita dell'endotelio vascolare ( anti-VEGF )...
Cabometyx per il trattamento del carcinoma renale avanzato negli adulti dopo una precedente terapia anti-VEGF
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ), ha espresso...
Predittori di prolungata elevazione della pressione intraoculare e terapia intravitreale anti-VEGF
Sono state determinate le tecniche di iniezione intravitreale anti-fattore di crescita dell’endotelio vascolare ( VEGF ) e le preferenze dei...
Gestione della emorragia submaculare secondaria a degenerazione maculare senile neovascolare con monoterapia anti-VEGF
Sono stati riportati gli esiti visivi e anatomici della monoterapia anti-fattore di crescita dell'endotelio vascolare ( VEGF ) nel trattamento...
Terapia anti-VEGF intravitreale per neovascolarizzazione coroideale secondaria a miopia patologica: risultati a 4 anni
È stato riportato l’esito visivo dopo 4 anni di follow-up in una serie di occhi fortemente miopi con neovascolarizzazione coroideale...